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02 Apr, 2014

Tre Pranzi Carbonari

Sabato 12 Aprile, ore 14.00
Quadraro

TRE PRANZI CARBONARI SU “LE RESISTENZE” AL QUADRARO

…Per ricordare e rinnovare la storia di una “borgata ribelle”

Dalla memoria all’attualità, per parlare di futuro.
1_La Resistenza della memoria: “Borgata Ribelle”
con Alessandro Portelli
Torneremo con le lancette ai terribili momenti dell’aprile del ’44 quando il Quadraro,
“borgata ribelle” alle porte di Roma nei tempi ancora caldi dell’occupazione nazifascista fu oggetto di un orribile rastrellamento.

I suoi abitanti vennero strappati al sonno con un atto di inaudita violenza.
Oltre 1000 uomini e ragazzi furono deportati nei campi di lavoro in Polonia e Germania e solo in 500 fecero ritorno.

Insieme ad Alessandro Portelli, storico, critico musicale, docente di letteratura anglo-americana all’Università La Sapienza, fondatore del Circolo Gianni Bosio, ci immergeremo nella memoria senza perdere di vista il nostro vivere quotidiano ritrovando il “cibo di guerra”.

2_La Resistenza della terra: “Resistenze Naturali”
con Jonathan Nossiter e Donpasta

La globalizzazione del gusto versus l’agricoltura dei piccoli produttori, resistenti alla “sirena”
che ammalia promettendo guadagni e notorietà internazionale, subito.

Jonathan Nossiter, regista americano-brasiliano, dopo il grande successo del documentario “Mondovino”,
ci accompagnerà in un viaggio nel suo nuovo film “Resistenza naturale”
che, attraverso le storie di quattro vignaioli che produco in modo naturale,
racconta la coerenza come prassi di produzione e resistenza.

Insieme a Nossiter, ci sarà Donpasta gastrofilosofo emigrante indomito sostenitore delle “Resistenze Necessarie”
che per l’occasione prenderà il controllo dei fornelli e del menù del pranzo insieme alla brigata detta “The Guancials“.

3_La Resistenza del cibo: “Cucine in Lotta”
con i lavoratori di Cucine in Lotta, Rural Hub, Offcine Zero
Diritto al cibo, diritto alla salute, diritto al lavoro.
Quando la scelta dei tagli e della delocalizzazione prende il sopravvento persino nel luogo di cura per eccellenza, a perderci sono tutti.
A vivere questo cortocircuito sono i lavoratori della mensa del Policlinico Umberto I di Roma che racconteranno la loro storia di “Cucine in Lotta“.

Parteciperà Rural Hub, il primo luogo – fisico e virtuale – in Italia che mette in connessione persone, idee e progetti legati alla ruralità.
Rural Hub promuove il concetto di resilienza, capacità di adattarsi creativamente agli attacchi esterni, ripristinando il proprio equilibrio interno e sviluppando delle “risposte innovative”. Una delle loro sfide si centra sulla possibilità di garantire a tutti l’accesso a cibo sano prodotto localmente attraverso il potere d’acquisto collettivo.

Il dolce del pranzo sarà preparato da InMensa OZ, un progetto di Officine Zero, officine nate dall’occupazione dell’ex stabiliment
o RSI di Casal Bertone.

Quest’anno il ricavato dei Pranzi Carbonari sostiene gli ex lavoratori di Cucine in Lotta.
In più…

Come nella tradizione di SoulFood i menù sono costruiti in base al tema del pranzo e alla stagionalità dei prodotti, approvvigionati dal GASperix, il Gruppo di Acquisto Solidale del Quadraro.

La ricerca storico-culinaria dei menù è curata dalla “chef itinerante” Elena Chiattelli.

I dolci saranno preparati dalle pasticcere di InMensa OZ e da Tiziana Perna pasticciera per passione e per resistenza alla precarietà.

01 Apr, 2014

Affile: soddisfatta per il proscioglimento dei ragazzi

Sono molto soddisfatta per l’esito del procedimento avviato contro tre ragazzi, accusati di aver imbrattato il mausoleo intitolato a Rodolfo Graziani nel comune di Affile. Il proscioglimento arrivato in tempi brevi, restituisce loro la dignità.

Ma il sollievo di questi momenti non ci può far dimenticare che ad Affile è ancora in atto un’ emergenza ‘democrazia’ con un sindaco già denunciato per apologia di fascismo, che ha utilizzato denaro pubblico per un monumento ‘orribile’ alla memoria di un criminale di guerra.

Auspico un iter giudiziario altrettanto veloce anche per questa vicenda e mi faccio megafono della richiesta dell’Anpi e delle altre realtà antifasciste di erigere proprio in quel territorio un monumento dedicato a tutte le vittime del nazifascismo e dell’Italia coloniale.

24 Mar, 2014

Fosse Ardeatine: Episodio da ricordare ogni giorno, in difesa della democrazia

A settanta anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine è doveroso e importante ricordare cosa ha rappresentato quell’episodio per la città di Roma e per tutto il nostro Paese.

E lo è ancor di più oggi, in una giornata in cui, mentre noi tutti celebriamo la sconfitta del nazifascismo e l’affermazione dei principi di libertà e democrazia oltralpe, in un Paese a noi molto vicino come la Francia, si registra la forte e nefasta affermazione di un partito di estrema destra e nazionalista come quello di Marine Le Pen.

La morte dei 335 innocenti alle Fosse Ardeatine è stato un tributo grandissimo alla democrazia, che va ricordato ogni giorno perché è l’unico modo per affermare quotidianamente i valori e le idee di libertà per cui quegli uomini sono stati trucidati.

18 Feb, 2014

Ernesto Nassi saprà rivitalizzare i valori legati alla Resistenza

Voglio esprimere i miei complimenti più sentiti per il nuovo incarico a Ernesto Nassi, con il quale ho vissuto e continuo a condividere molte esperienze per la difesa, la conservazione e la rivitalizzazione di valori fondamentali per il nostro Paese, come quelli legati all’antifascismo, alla Resistenza, alla Costituzione.

Come presidente dell’Anpi sono convinta che Ernesto, con la sua passione e la sua energia, saprà coinvolgere le nuove generazioni in battaglie a sostegno della salvaguardia dei diritti di tutti, dell’integrazione sociale e culturale e della democrazia.

I più giovani, soprattutto, hanno bisogno di conoscere e rispettare gli eventi che hanno scritto la storia del passato, eventi che devono restare i pilastri fondanti della nostra convivenza civile.

Ernesto saprà rilanciare quei valori che sono allo stesso tempo radici e ali del nostro presente e futuro, architravi di una memoria che deve poter camminare con passi nuovi nelle istituzioni e dentro la società.

05 Dic, 2013

E’ nostro dovere sostenere il museo di via Tasso

Credo sia un preciso e ineludibile dovere come istituzioni ed anche come cittadini, impegnarci in modo permanente, per sostenere le attività del Museo della Liberazione di via Tasso, un’istituzione culturale fondamentale per il tessuto civile e democratico della città  di Roma e di tutto il Paese.

Essere riusciti ad individuare una forma di finanziamento come ha fatto la Giunta Zingaretti che ha stanziato 25mila euro nel bilancio 2013 è un passaggio importante che va nella direzione della salvaguardia delle nostre radici democratiche e antifasciste. Ma ritengo che sostenere il Museo di via Tasso nel suo lavoro di testimonianza e di memoria sia un impegno del quale la  politica deve farsi carico in modo organico affinché un luogo simile abbia la possibilità di programmare il suo lavoro.

Bisogna lavorare per individuare una forma di finanziamento che non sia strettamente vincolata al bilancio annuale della Regione Lazio perché il valore del museo di Via Tasso è un valore unico che va messo in sicurezza e preservato come pilastro del nostro sistema democratico e come anello fondamentale per alimentare la conoscenza e la  memoria nelle  nuove generazioni che rischiano di non aver più strumenti e testimonianze che raccontino quale sono stati i passaggi fondamentali della costruzione della coscienza civile del Paese.

11 Nov, 2013

Via Tasso a porte aperte

23-24 novembre, ore 9,30-19,30
Museo della Liberazione
Via Tasso – Roma

Il 23 novembre 1999 il Museo storico della Liberazione, in Via Tasso 145, fu fatto segno di un attentato rivendicato con esplicita motivazione antisemita e antisionista. Per un puro caso fu evitata una tragedia, vista la vicinanza delle tubature e contatori del gas. La solidarietà fu immediata ed estesissima, sia da parte delle istituzioni, sia da parte dei cittadini e cittadine, con grande impegno della Comunità ebraica di Roma.

Come risposta culturale ed ideale, non appena il Museo ebbe dei nuovi spazi espositivi, volle dedicarli all’esposizione permanente “Deportazione egli ebrei romani 1938-1943”, inaugurata in occasione della prima celebrazione del Giorno della Memoria il 27 gennaio 2001, che tanti apprezzamenti ebbe e continua ad avere soprattutto per la sua efficacia didattica.

Fu allora anche deciso di rinnovare ogni anno quell’incontro con la popolazione che allora l’8 dicembre 1999 portò a Via Tasso circa 3500 persone (1 romano su 100) ripetendo l’iniziativa “VIA TASSO A PORTE APERTE, con apertura dalle 9,30 alle 19,30.

QUEST’ANNO – PER PERMETTERE LA PARTECIPAZIONE DEGLI AMICI APPARTENENTI ALLA COMUNITA’ EBRAICA – ESSA SI SVOLGERA’ DOMENICA 24 NOVEMBRE.

Sarà possibile visionare novità inaugurate il 25 aprile dal Presidente Giorgio Napolitano ed alcune sperimentazioni di nuovi allestimenti, assistere alla proiezione del film “VIA TASSO 145: DAL CARCERE AL MUSEO”, e ottenere una copia dell’omonimo album e di altre pubblicazioni del Museo, versando una quota di solidarietà.

L’appello a stringere il rapporto con i cittadini è oggi tanto più forte perché c’è la possibilità che il bilancio del 2013 non pareggi per i mancati contributi – dato l’avvicendamento e le loro difficoltà finanziarie – delle amministrazioni locali (complessivi 37.000 € tra Regione Lazio e Roma Capitale) e che il Museo venga commissariato, con le conseguenze che lasciamo immaginare In più, notiamo una certa indifferenza, indotta dalla crisi e dalla debolezza dei punti di riferimento. Tuttavia notiamo anche che le risorse finora versate dai nostri amici ed amiche sono state continue e significative: sanno di agire a difesa di UN BENE COMUNE e mostrano di ben comprendere che IL MUSEO DIPENDE DALLE ISTITUZIONI, MA LA MEMORIA CHE CONSERVA E TUTELA E’ DEL POPOLO ROMANO E ITALIANO. Anzi, al Museo facciamo riflettere i visitatori – soprattutto giovani – che la Resistenza è un grande fatto europeo.

Proiezione del film-documentario “VIA TASSO 145: DA CARCERE A MUSEO”

[su prenotazione] sabato 23, ore 16,00, 17,15 e 18,30

[su prenotazione] domenica 24, ore 10,00, 11,30

[su prenotazione] domenica 24, ore 16,00, 17,15 e 18,30

info@museoliberazione.it

I contributi versati da imprese (anche individuali) possono essere detratti fiscalmente come “erogazioni liberali”

— c/c 51520005 Intestato a: Museo storico della Liberazione, via Tasso 145 – 00185 Roma.

Causale: CONTRIBUTO VOLONTARIO ALBUM

—- Bonifico: IBAN: IT 39 T 07601 03200000051520005

Causale: CONTRIBUTO VOLONTARIO ALBUM

31 Ago, 2013

Il sorriso di Giovanna il nostro insegnamento

Questa mattina ho preso parte al Tempietto egizio dentro il Verano alla cerimonia in ricordo della partigiana Giovanna Marturano, scomparsa lo scorso 22 agosto.

Una cerimonia bella, partecipata, commossa e piena di quei sorrisi che tante volte Giovanna Marturano ha portato in giro insieme alla sua memoria e testimonianza.

Ascoltando i ricordi di chi con Giovanna ha vissuto e lottato, dalle donne agli insegnanti e che lei ha frequentato per raccontare la Resistenza e i valori che da essa sono nati,  sottolineo che la mia presenza qui e quella del golfalone della Regione Lazio non sono solo atti dovuti alla memoria di una donna unica ma segni concreti dell’impegno a portare avanti l’insegnamento che Giovanna ha disseminato per cento anni.

29 Lug, 2013

Grande dolore per la scomparsa di Giovanna Marturano

Il dolore per la morte di Giovanna Marturano è tanto grande quanto importante è stata la sua testimonianza democratica e antifascista. (qui un passaggio di una sua intervista a Radio Popolare)

Antifascista, partigiana della Brigata Garibaldi, dirigente del Pci, medaglia di bronzo al valor militare, presidente onoraria dell’Anpi, Giovanna per molti di noi è stata soprattutto la ‘Bimba col pugno chiuso’: capace con la forza del suo sorriso di trasmettere specie alle giovani generazioni la memoria viva dell’antifascismo e della lotta di Liberazione, tenace ed energica pur nel suo corpo così minuto nel far rivivere ancora 70 anni dopo il ruolo fondamentale che ebbero le donne durante la Resistenza.

Ai familiari di Giovanna, ai suoi tantissimi amici, all’Anpi tutta vanno la mia vicinanza, il mio affetto e soprattutto il mio impegno istituzionale per la difesa attiva di quei valori di democrazia e libertà che i partigiani hanno conquistato per tutti noi.