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È terribile il quadro che emerge dal reportage pubblicato da Fanpage, dopo la morte in provincia di Viterbo, qualche giorno fa, di un bracciante agricolo che si sarebbe sentito male per il caldo e per le dure condizioni di lavoro. I braccianti intervistati e il sindacato denunciano anche nel viterbese una situazione insostenibile: braccianti agricoli stranieri senza contratto, pagati 2 euro a quintale di raccolto, costretti a lavorare sotto il sole anche per 15/16 ore al giorno. Ancora più grave, poi, è il modo in cui sarebbe morto Naceur Messauodi, che stando al racconto dei suoi compagni, sarebbe stato abbandonato in ospedale dal proprietario del fondo agricolo.

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