Top

29 Mar, 2017

Aborto, l’Onu mette in mora l’Italia: “Troppi medici obiettori, dia i servizi”

In questi giorni in Regione Lazio abbiamo compiuto un altro passo nella direzione della salute della donna e della sua libertà di scelta.

La Direzione socio-sanitaria ha infatti istituito un tavolo tecnico per elaborare le linee guida sulla contraccezione e sull’aborto farmacologico. L’obiettivo è proprio quello di assicurare la garanzia delle prestazioni e la loro appropriatezza, soprattutto verso le minori e le fasce più fragili della popolazione, ma anche di garantire presso i consultori familiari la disponibilità e la gratuità del test di gravidanza, la prescrizione dei contraccettivi e di elaborare un progetto per l’attivazione di una fase sperimentale, della durata di 18 mesi, per eseguire la Ivg farmacologica in regime ambulatoriale presso alcuni consultori collegati con le strutture ospedaliere.

Un passo verso i diritti di cui sentivamo un gran bisogno. Vi segnalo a questo proposito l’articolo del Messaggero in cui anche l’Onu bacchetta l’Italia per i troppi obiettori.

28 Mar, 2017

Il paesaggio da salvare con la cultura

Mario Tozzi, La Stampa

In tanti anni di studio, difesa e valorizzazione dell’ambiente in Italia avevamo imparato che la tutela delle aree scampate alla speculazione doveva essere in capo allo Stato, come del resto recita la Costituzione.
Tutto questo avveniva grazia a un’ottima legge quadro, la 394/91, che ha posto per anni il nostro Paese all’avanguardia nella legislazione ambientale e ha difeso 23 “perle” naturalistiche (i nostri parchi nazionali) che sono state anche motore di buone pratiche, efficiente amministrazione e legittimi profitti anche in tempi di crisi.

27 Mar, 2017

Libere tutte

Venerdì 5 maggio 2017, ore 18.00
Moby Dick – Garbatella

libere-tutte-5mag

Dalla Polonia agli Stati Uniti di Trump, la libertà di scelta sull’aborto è sotto attacco. In tutto il pianeta la violenza di genere fa le sue vittime, portando le donne di nuovo nelle piazze. Su temi vivi e controversi che riguardano i corpi femminili – la prostituzione, la gestazione per altri, l’uso del velo islamico – si diffonde la tentazione di risposte repressive e punitive. Il femminismo del Novecento ha prodotto un cambiamento irreversibile, ma nel nuovo millennio le lotte delle donne non sono finite. La libertà femminile vive nel mondo, ma si scontra con resistenze e paternalismi di ogni sorta.

Come riconoscere, difendere e promuovere l’autodeterminazione in un tempo in cui l’avanzata di forze conservatrici e integraliste mira a controllare la sessualità delle donne e la riproduzione, mentre il mercato cerca di trarne profitto? C’è ancora bisogno di femminismo. Questa parola, che alcuni hanno archiviato troppo presto, ritrova oggi il suo significato di battaglia per la libertà. Per tutte le donne. E per tutti gli uomini che vogliono camminare con loro.

Con le autrici intervengono Riccardo Iacona e Eleonora Mazzoni.

27 Mar, 2017

“Mafia Caporale”: i 130 mila schiavi moderni d’Italia

Maria Teresa Totaro, Il Fatto Quotidiano 

Lontano dalle teste i tentacoli si toccano, ma le teste sanno. Sanno sempre tutto”. Le teste di cui parla Leonardo Palmisano nel suo ultimo libro, Mafia caporale, sono quelle di un sistema criminale complesso e spesso invisibile. Il volume racconta un sistema orizzontale che sfrutta da Nord a Sud. Un sistema radicato in ogni settore dell’economia, dall’agricoltura all’università, che non distingue tra emarginati, poveri, professionisti, laureati, adulti e bambini. Mafia caporale è un viaggio nell’Italia dimenticata, impoverita e sfruttata.

24 Mar, 2017

Celio Azzurro: inaccettabile chiusura struttura modello, il Comune batta un colpo

E’ davvero inaccettabile quanto sta accadendo in questo ore all’asilo Celio Azzurro. Con la consegna della determina dirigenziale emanata dall’Assessorato al Patrimonio, il Campidoglio ha deciso di fatto di rendere esecutivo lo sgombero dei locali, cancellando con un colpo di spugna un’esperienza riconosciuta per il suo valore pedagogico e interculturale anche a livello internazionale.

L’arroganza con cui il Comune di Roma ha deciso di procedere non tiene conto dei bambini che frequentano la scuola, delle loro famiglie e del fatto che, da oltre vent’anni, il Celio Azzurro rappresenta uno dei presidi romani più importanti di educazione e di integrazione culturale. Non è pensabile porre fine in questo modo a un’esperienza del genere. Per di più il paradosso vuole che quell’asilo stia lavorando proprio con finanziamenti che arrivano proprio dal Dipartimento Politiche Sociali.

Alla luce di questo e visto che l’assessore Mazzillo aveva assunto un impegno con i municipi circa la volontà di incontrarli su questa e altre vertenze, cosa che non è mai stata fatta, chiediamo alla sindaca Raggi di battere un colpo e all’assessore Mazzillo di accogliere la richiesta delle famiglie, delle associazioni e dei rappresentanti del Municipio di un incontro che possa entrare nel merito della vicenda e aprire nuovi scenari per scongiurare, ancora una volta, la perdita di un altro pezzo importante di questa città.

24 Mar, 2017

Anzio, fare chiarezza su gara mense

Esprimo viva preoccupazione per la notizia, apparsa sulla stampa, in merito alle presunte pressioni sulla Commissione aggiudicatrice dell’appalto del servizio di refezione scolastica nelle scuole di Anzio. Una gara del valore di 10,5 milioni di euro, su cui ora rischiano di addensarsi diverse nubi, tanto da aver spinto la segretaria comunale di Anzio e responsabile dell’anticorruzione, Marina Inches, a segnalare le presunte pressioni ai Carabinieri.

Ci auguriamo che su questo episodio venga fatta presto luce e ricordiamo che nel comune di Anzio si registra da tempo una grave situazione: il vice sindaco, Giorgio Zucchini, è stato oggetto di tre gravi atti intimidatori nel giro di pochi mesi mentre in tutto il territorio operano da anni diversi clan mafiosi, come attestano numerose sentenze ed indagini della magistratura. Per questo ormai da mesi, diversi parlamentari hanno richiesto l’intervento della Prefettura per valutare i presupposti per l’insediamento di una Commissione d’accesso e io stessa nei giorni scorsi ho rappresentato la mia forte preoccupazione durante un incontro con il Prefetto di Roma Paola Basilone.

Nell’esprimere la mia solidarietà alla segretaria generale e alle persone coinvolte, auspico che il Ministero dell’Interno adotti gli atti necessari per tutelare la legalità in questo territorio.