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Nel giorno del via libera a Foa presidente della Rai, quello del rinnovato accordo Berlusconi-Salvini, quello dei tweet contro Mattarella, in III commissione di vigilanza sul pluralismo dell’informazione in Regione abbiamo ascoltato la relazione della Presidente dell’Ordine Giornalisti del Lazio Paola Spadari.

Tre i dati che ci ha riferito e che mi hanno colpita più degli altri: l’Italia è il primo Paese in Europa per la distanza tra i fatti e la percezione dei fatti, i 3500 giornalisti del Lazio colpiti e interessati dalla crisi del settore con la chiusura delle testate o il ricorso agli ammortizzatori sociali, le minacce a chi scrivendo denuncia il malaffare che sono quasi raddoppiate nell’ultimo anno.

Per questo occorre vigilare e continuare ogni sforzo per rafforzare un settore cruciale come quello del sistema dell’informazione, vera spina dorsale di ogni democrazia.

Noi abbiamo cominciato a farlo, con il bando a sostegno del pluralismo dell’informazione (info: http://www.regione.lazio.it/rl_attivitaproduttive/?vw=contenutiDettaglio&cat=1&id=157)

Ora occorre continuare su questa strada.

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