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Sono vicina ai lavoratori e alle lavoratrici del pubblico impiego che, domani, scenderanno in piazza a Roma per richiamare il governo alla responsabilità di un rinnovo e un sostegno occupazionale del settore. Al centro della protesta, in particolare, il mantenimento e la qualita’ dei servizi pubblici, messi a dura prova dai tagli. Nei prossimi anni, circa mezzo milione di lavoratori e lavoratrici lasceranno la PA e la legge di bilancio prevede il reintegro di sole 33mila unità.

Le notizie delle ultime ore, inoltre, ci dicono che potrebbero essere tagliati altri 2 mld di euro a carico del servizio sanitario nazionale. Un provvedimento che metterebbe a serio rischio il diritto alla salute di milioni di cittadini e cittadine. Per questo sostengo lo sciopero indetto per domani perché riguarda il futuro dello Stato e della sua capacità di essere utile ed efficace.

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