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Continua l’attacco ai consultori familiari e quindi alla salute delle donne che dovrebbe essere tutelata nel pieno rispetto della libertà di tutte. Dopo l’apertura alle associazioni pro-vita perché svolgano attività nei consultori, arriva un’altra brutta pagina che questa volta riguarda il Lazio e in particolare la Asl RM3.

Una riorganizzazione che prevede: tagli nei servizi offerti dai consultori, una riduzione degli spazi attualmente a disposizione, una riorganizzazione radicale in piena violazione della necessaria separazione dei consultori da altri servizi di carattere sanitario proprio a tutela della privacy delle donne.Si apprende anche di possibili chiusure e accorpamenti nei servizi. Sono coinvolti diversi consultori, fra cui il consultorio di Corviale, il consultorio di Consolata e di Colle Massimo.

Questo iter dissimula di fatto una riduzione dei servizi ed è in piena violazione con il già lontano obiettivo imposto dalla legge che prevede un consultorio ogni 20.000 abitanti. Iconsultori sono il primo presidio territoriale di difesa delle libertà e dell`autodeterminazione delle donne e non possiamo tollerare ulteriori attacchi in questo senso

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