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La decisione di fermare subito lo sgombero del Camping River da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo, con una misura d’emergenza, è una buona notizia che ricade sull’amministrazione Raggi, la quale non aveva concertato con la comunità rom un piano abitativo adeguato, procedendo invece con lo sgombero.

Si pensava di poter spezzare con la forza la possibilità d’esistenza di molte persone, tra cui bambini che regolarmente vanno a scuola. Fortunatamente, grazie anche all’intervento dell’associazione 21 luglio, la Corte Europea ha messo un freno, preoccupandosi del futuro di quelle persone.

Auspico che con la vigilanza della Corte la Sindaca si impegni per trovare una soluzione che rispetti la dignità degli abitanti del Camping e non insegua un certo tipo di propaganda sempre molto propensa a fomentare odio e razzismo. Resta il rammarico di trovarsi difronte ad un’amministrazione, ed un Governo, che in tema di diritti umani necessitano addirittura dell’intervento della Corte europea, e non predispongano da soli disposizioni e programmi in salvaguardia degli stessi.

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