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Saluto con grande favore l’esito positivo della missione di una delegazione delle associazioni che gestiscono numerosi spazi a Roma ed in Italia dedicati alle donne, tra cui ovviamente la Casa internazionale delle donne, accolta in audizione a Bruxelles, al Parlamento europeo.
La notizia di un confronto aperto a livello transnazionale, con le parlamentari europee, ed il sostegno da parte di quest’ultime di approdare ad una soluzione europea in grado di valorizzare le esperienze delle case delle donne, è un segnale estremamente positivo che intende rilanciare un canale di comunicazione soprattutto con la Sindaca di Roma, che ci auguriamo voglia cogliere fino in fondo l’importanza del tema.
Virginia Raggi ha davvero ancora intenzione di ostacolare gli avanzamenti che esperienze di autodeterminazione come la Casa internazionale delle donne, ma anche tante altre fanno, sul fronte dei diritti, in linea con le battaglie delle donne in tutta Europa?
L’Europa dei diritti è infatti quella che ci può dare la forza per uscire dal provincialismo e dal nazionalismo e per costruire reti grandi e moderne di innovazione, liberazione e riscatto. Non capirlo vuol dire lasciare che la nostra città perda una straordinaria fonte di arricchimento culturale e sociale.

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