“È finita la pacchia”. Che cosa inizia ora?

“È finita la pacchia”. Che cosa inizia ora?

“E’ finita la pacchia” ha tuonato ieri il neo ministro degli Interni Matteo Salvini a proposito della condizione dei migranti che arrivano in Italia.

“La pacchia” ieri ha fatto registrare un naufragio al largo della Tunisia (47 morti), uno nel Mar Egeo (9 morti di cui 6 bambini) e un omicidio nelle campagne della piana di Gioia Tauro.
L’uomo bianco, basso e tarchiato, è uscito dalla sua Panda sparando addosso ai tre uomini neri che cercavano lamiere in una fabbrica abbandonata per costruirsi una baracca. Due feriti, un morto: il 29enne del Mali Soumayla Sacko, sindacalista degli stagionali di San Ferdinando.

Sacko come Jerry Masslo, morto ammazzato a Villa Literno nel 1989. Allora, quella morte, portò il governo Andreotti a varare una legge per il riconoscimento dello status di rifugiato in Italia. Portò a un avanzamento dei diritti insomma. Oggi, con questo esecutivo, tutto ci fa immaginare che così non sarà.

“È finita la pacchia”. Che cosa inizia ora?

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