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La nostra città sta attraversando, come tutto il Paese, un momento difficilissimo.
Ci sembra, quindi, più che mai opportuno l’appello lanciato dal Sunia di Roma e dalla Cgil Roma e Lazio che hanno chiesto al Prefetto di Roma Pantalone la sospensione temporanea della forza pubblica per le esecuzioni dei provvedimenti di sfratto da immobili residenziali sul territorio dell’area metropolitana di Roma Capitale.

L’appello #iorestoacasa si rivolge a tutti, con lo scopo di facilitare l’applicazione e il recepimento dei provvedimenti accolti e quantomai necessari in tutto il territorio nazionale, volti a contenere la diffusione del virus. Il diritto di restare a casa deve quindi essere assicurato a tutta la popolazione, soprattutto a quelle persone (circa 8.000 sono le richieste di sfratto pendenti) che vivono in una situazione di emergenza abitativa.

Questa nostra richiesta segue l’impegno che abbiamo preso nel “Collegato” approvato un mese fa in Consiglio con cui abbiamo previsto e proposto misure alternative agli sgomberi come, ad esempio, l’utilizzo di parte del patrimonio immobiliare dei Comuni, delle Ater e delle ASP per superare le situazioni di emergenza abitativa e le altre misure per cercare di regolarizzare parte delle famiglie che ora vivono nelle case popolari.
Misure che, insieme a questa, possono dare respiro ad una situazione drammatica come quella del diritto all’abitare.

Ci appelliamo, quindi, anche noi al Prefetto Pantalone che, siamo certi, saprà ascoltare e fare proprie le richieste di sospensione degli sfratti che gli stanno arrivando da più parti in queste ore.

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