Allarme per destino 200 navigator Lazio
Accolgo con allarme la notizia che anche gli oltre 200 navigator distribuiti nei Centri per l’impiego del Lazio potrebbero non ottenere la proroga del contratto al 31 dicembre. Se confermata l’errata stretta sul reddito di cittadinanza voluta dal Governo, la professionalità di una platea di 2.500 lavoratrici e lavoratori sarebbe infatti cancellata e sostituita da agenzie del lavoro private.
Condivido con Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio la preoccupazione per lo sperpero di risorse che un simile provvedimento produrrebbe, buttando via gli anni di formazione di questi professionisti, oltre che per la rinuncia del pubblico al ruolo cruciale di cerniera nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Incauto anche il momento storico in cui la misura andrebbe a cadere, con le conseguenze disastrose della pandemia sugli occupati e i dati sul numero di lavoratrici e lavoratori interessati da cassa integrazione e misure di sostegno al reddito ancora drammaticamente sotto ai nostri occhi. In questo scenario, rinunciare a professionisti formati per intercettare e accompagnare migliaia di persone in percorsi di inclusione lavorativa, sarebbe un’imperdonabile miopia.
Per questo giovedì 18 novembre sarò al presidio nazionale lanciato dai sindacati confederali al Ministero del Lavoro per sostenere la battaglia dei navigator e chiederne la stabilizzazione all’interno dei centri per l’impiego.