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C’è una enorme preoccupazione per le sorti di Alitalia e di tutto il comparto dell’aerotrasporto. E’ quanto emerso oggi dall’ascolto dei lavoratori e delle lavoratrici avvenuto durante la IX Commissione del Consiglio Regionale che ha audito sindacati, associazioni di categoria, Ministero del Lavoro, Regione Lazio e Comune di Fiumicino.

La crisi di Alitalia parte da molto lontano ma nell’ultimo anno, con la pandemia, c’è stato un calo del 70% del traffico e gli aeroporti sono allo stremo, così come i 40mila lavoratori della comunità aeroportuale di Roma e del Lazio. Serve una tempestiva azione comune di rilancio, il quadro è drammatico, e riguarda sia i dipendenti diretti che l’indotto: lo sblocco dei licenziamenti, che può rappresentare un dramma sociale per tutta la regione, va assolutamente evitato.

Oggi i lavoratori e le lavoratrici sono alle prese con i ritardi nell’erogazione degli ammortizzatori e con aziende in crisi, che pianificano potenziali dismissioni. Non solo, da quanto si apprende il nuovo piano di sviluppo prevede un 50% di esuberi.

Se così fosse sarebbe un piano miope che lascia a casa i lavoratori e non prevede un vero rilancio. La crisi di governo, che ci auguriamo breve, rischia di complicare ulteriormente le cose. Bisogna invece approfittarne per mettere Alitalia al centro del rilancio e dell’innovazione di questo paese.

Il consiglio regionale del Lazio continuerà a seguire attivamente la questione per trovare soluzioni condivise nel pieno interesse del paese, per la salvaguardia dei posti di lavoro e di tutto il comparto. Un impegno che affiancherà quello già preso e ribadito oggi dall’assessore al Lavoro Claudio Di Berardino e dall’amministrazione Zingaretti.

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