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Se banalmente cercate nella sezione di Google Notizie la parola #caporalato vi esce fuori un elenco di denunce e storie che solo nell’ultima settimana conta una decina di casi. Dovrebbe essere il tema in cima ad ogni agenda.

Nell’agricoltura sono 430 mila i lavoratori e le lavoratrici sfruttati, di cui 130 mila in condizioni paraschiavistiche. E poi c’è l’edilizia, i trasporti, i servizi. I camion si ribaltano, gli sfruttati muoiono schiacciati dalle lamiere, dal sole, dai pomodori, dall’indifferenza.

Per questo ho firmato l’appello promosso da Bruno Giordano, magistrato presso la Corte di Cassazione, Marco Omizzolo e Carlo Collica, sociologi. È un appello che non si rivolge alle istituzioni, perché loro devono comunque fare la loro parte. È un appello che si rivolge a tutte e tutti noi, perché il caporalato sia un tema da non destinare all’oblio ma l’oggetto di ogni nostro moto di ribellione ad ogni forma di sfruttamento.

Potete mandare la vostra adesione a ilcaporalatouccide@gmail.com

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