A Cassino laboratorio politico che deve esser protagonista
Bel successo di partecipazione, ieri pomeriggio, per la tappa del Tour dei Desideri a Cassino. L’iniziativa, voluta dalla consigliera Marta Bonafoni per ascoltare e raccogliere le idee, le esperienze, le proposte e i bisogni delle città e dei territori della Regione, ha finora attraversato le aree e le province del Lazio e si appresta a chiudere questa prima fase estiva con gli incontri di Colleferro oggi e di Latina domani.
“A Cassino credo che abbiamo potuto osservare, forse meglio che in altre tappe, cosa è avvenuto in questi anni nei territori della nostra Regione – commenta la consigliera Bonafoni – qui dentro il campo progressista è nata ed è cresciuta una rete di amministratori e amministratrici locali che non si riconoscono in nessuno dei partiti del centrosinistra, eppure danno un contributo fondamentale, giorno dopo giorno, alla costruzione di una società più giusta e di un modello di sviluppo sostenibile”.
Tanti sono stati gli interventi che hanno scandito l’incontro di ieri, moderati dall’assessore alla cultura del Comune di Cassino Danilo Grossi: molti gli amministratori locali, tra i quali l’assessore di Cassino Emiliano Venturi, l’assessora Concetta Tamburrini, la consigliera di Pontecorvo Annalisa Paliotta, il consigliere di Sora Luciano Conte, la consigliera di Ceccano Emanuela Piroli e quella di Cervaro Simona Valente. E poi numerosi rappresentanti di associazioni, movimenti, realtà del terzo settore o della società civile: dalla presidente della cooperativa Risorse Donna Elisa Viscogliosi a Walter Bianchi, presidente dell’associazione Dike; dall’ingegnere Umberto Zimarri di Green Italia, già consigliere comunale a San Giovanni Incarico a Marco Maddalena, ex segretario regionale di Sinistra Italiana.
“Credo che questa rete che ieri abbiamo ascoltato nei singoli contributi ma anche nella visione corale che è emersa nitidamente – conclude Marta Bonafoni – avrà un compito fondamentale nei prossimi mesi, per riconquistare la fiducia di un popolo smarrito, che chiede di poter contare nella costruzione del futuro del nostro Paese e a cui dovremo lasciare voce e spazio”.