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10 Mag, 2017

Rogo Casilino 23: tragedia immane, terribile ipotesi procura per omicidio volontario

Il rogo del camper al Casilino 23, in cui hanno perso la vita questa notte una ragazza di 20 anni e due bambine di 4 e 8 anni, è un fatto di una gravità assoluta. Così come è ancor più grave l’ipotesi al vaglio della procura che sta indagando per omicidio colposo dopo il ritrovamento di tracce di liquido infiammabile fuori dal camper.

Se fosse confermata questa pista ci troveremmo davanti a un episodio terribile, che mostrerebbe con ogni evidenza il volto peggiore di una città ancora più intollerante, razzista, degradata e non inclusiva, di fronte al quale non è possibile non intervenire. La tragedia che ha colpito quella famiglia, costretta a vivere in mezzo alla strada, in condizioni precarie e senza alcuna sicurezza, ci dimostra infatti che a Roma esiste un’emergenza, ma per i rom, ed è una realtà ben lungi dall’essere stata affrontata.

Cosa ha fatto l’amministrazione capitolina da un anno a questa parte? Non vorremmo ora che la colpa ricadesse sui genitori di quelle povere vittime, vittime a loro volta di un sistema che fa acqua da tutte le parti. Lo sanno bene i rom che vivono nei campi della Capitale, confinati nel degrado e nell’isolamento per i quali l’Europa ha più volte bacchettato il nostro Paese.

Una mancanza che oggi è costata la vita a una ragazza e a due bambine, vittime dell’assenza colpevole di una politica di inclusione efficace, coraggiosa, lungimirante. Un lutto grande che tutta Roma dovrebbe piangere.

09 Mag, 2017

Canale di Sicilia mortale: 200 dispersi in due naufragi

Alfredo Marsala, Il Manifesto

Voleva salire su quel maledetto gommone per dare un futuro migliore al bimbo che portava in grembo ormai da nove mesi. Finalmente sarebbe toccato anche a lei dopo mesi di stenti e privazioni nei casermoni lungo la costa libica; al suo fianco il marito. Ma quando tutto sembrava pronto, ecco la tragedia. Quel figlio per il quale aveva deciso di partire è venuto alla luce mentre si trovava in spiaggia; il bimbo c’è l’ha fatta, lei no. E’ morta di parto, mentre il marito, distrutto dal dolore, saliva sul gommone col viso pieno di lacrime, tenendo tra le braccia il neonato.

A raccontare questa straziante storia sono stati alcuni testimoni soccorsi nel Canale di Sicilia, giunti poi a Lampedusa a bordo della «Golfo azzurro» della ong Open Arms, che ha salvato in totale 500 persone, molti siriani, 300 delle quali trasferite poco dopo sulla nave Prudence di Msf sulla quale vi sarebbero il neonato col suo papà, diretta a Crotone. «Ho sentito questo terribile racconto – dice Pietro Bartolo, medico del poliambulatorio di Lampedusa – ma mi sono occupato di un altro bimbo, di appena un mese, che abbiamo trasferito in elisoccorso all’ospedale di Agrigento a causa di una grave crisi respiratoria. In questo sbarco c’erano 15 bambini, molte donne e molti siriani, che hanno ripreso la via di Lampedusa dopo lo scellerato accordo che l’Europa ha fatto con la Turchia. I siriani non si vedevano da tempo e il fatto che siano riapparsi è un segnale che deve far meditare la politica».Nel giro di poche ore sono stati lanciati due allarmi per circa 200 persone disperse in mare. Almeno 113 migranti si sarebbero trovati a bordo di un gommone che si è capovolto al largo di Az Zawiyah, in Libia, ha riferito Flavio Di Giacomo dell’Oim. Gli uomini della guardia costiera libica e alcuni pescatori sarebbero riusciti a salvare solo sette persone, sei uomini e una donna. Secondo i sopravvissuti sul natante si trovavano 120 persone, tra cui 30 donne e 9 bambini.

Sempre al largo della Libia sarebbero dispersi altri 80 migranti, come riferito dai sopravvissuti soccorsi dal cargo danese Alexander Maerks e giunti a Pozzallo (Rg). La tragedia sarebbe avvenuta intorno alle 8 di domenica. Durante la navigazione un gommone con circa 120 persone, probabilmente per l’eccesso di carico, ha cominciato ad imbarcare acqua e si è ribaltato, facendo cadere tutti i migranti in mare. Solo una quarantina di loro è riuscita ad aggrapparsi al natante, rimanendo in acqua per molte ore. Fino a quando non sono riusciti a salire sul mercantile «Maersk».

Il comandante del cargo danese ha confermato il naufragio e ha rivelato che alcuni dei cadaveri sono stati recuperati da un’altra nave impegnata nei soccorsi. Il sostituto procuratore di Ragusa, Marco Rota, ha aperto una inchiesta per naufragio colposo. Accertamenti sono in corso per verificare se il naufragio sia avvenuto in acque libiche o internazionali. Tra i dispersi ci sarebbe anche uno scafista, mentre la polizia sta valutando la posizione di tre persone sospettate di far parte del gruppo alla guida del gommone. Sempre a Pozzallo, la polizia ha arrestato uno dei presunti scafisti dei quattro gommoni, con a bordo 408 migranti sbarcati dalla nave Fiorillo: si tratta di un somalo di 19 anni, Nasrudin I Said, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Altri scafisti, hanno ricostruito i testimoni, sono rientrati in Libia con un altro gommone dopo avere smontato i motori e lasciato alla deriva i natanti in attesa dell’arrivo dei soccorritori in acque internazionali. In manette anche un marocchino che avrebbe tentato l’ingresso clandestinamente che era destinatario di un ordine di carcerazione per furti e rapine commessi a Padova nel 2013. Rimangono sotto osservazione nell’ospedale di Pozzallo le 20 donne in gravidanze ricoverate due giorni fa, 11 delle quali con minacce di aborto: erano a bordo del cargo danese Alexander Maerks.

Dopo il boom di sbarchi nel weekend (oltre seimila), salgono a 43.245 gli arrivi di migranti nel 2017, il 38,54% in più rispetto al 2016, che alla fine è risultato l’anno record con 181mila stranieri giunti via mare; 5.551 i minori non accompagnati. I richiedenti asilo trasferiti in altri paesi europei secondo il piano della relocation sono 5.415.

08 Mag, 2017

Lang: “Il mio partito ha smesso di pensare. Solo Mélenchon riusciva a farci capire”

Stefano Montefiori, Corriere della Sera

“E’ una vittoria della libertà e della democrazia. Ma non ho mai dubitato che finisse così”. Jack Lang, 77 anni, è una figura storica della politica francese. Ministro di Mitterand dal maggio 1981, e poi al governo per oltre vent’anni tra Cultura e Educazione, europeista convinto, oggi Lang è presidente dell’Institut du Monde Arabe. Una vita nel partito socialista, dopo questa elezione sull’orlo della scomparsa.

06 Mag, 2017

Roma Pride 2017

Sabato 10 giugno 2017, ore 16

La parata per le vie della città si svolgerà sabato 10 giugno; partirà da Piazza della Repubblica e si snoderà lungo il centro di Roma.

Concentramento alle ore 15:00 e partenza alle ore 16:00.

06 Mag, 2017

Presentazione proposta di legge contro le discriminazioni di genere

Martedì 6 giugno 2017, ore 19
Gay Croisettes – Via San Giovanni in Laterano (lato Colosseo)

Conferenza stampa di presentazione della proposta di legge regionale

“Nome contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”

Saranno presenti:
Mario Colamarino, Presidente circolo Mario Mieli

Sebastiano F. Secci, portavoce del Roma Pride

Marta Bonafoni, consigliera regionale di Art. 1 Movimento democratico e progressista

Simone Lupi, consigliere regionale del Pd