Top

22 Dic, 2017

Stamattina a Ostia una colazione contro le mafie

Buonissima la colazione che ho fatto questa mattina a #Ostia, col sapore della lotta alle mafie, del coraggio della denuncia, dell’importanza dell’impegno quotidiano per una società libera dall’illegalità.

Insieme a Gianpiero Cioffredi abbiamo ascoltato le parole dell’imprenditore antiracket Roberto Battaglia. Lui che alla criminalità organizzata si è ribellato, a Ostia oggi gestisce i panifici sequestrati al clan Fasciani: anche qui ha subito minacce e intimidazioni, ma non molla.

Per questo oggi come Regione Lazio eravamo con lui: perché le istituzioni devono sostenere e rafforzare storie come questa.

21 Dic, 2017

I 5 Stelle dopo Roma volgiono distruggere anche la Regione

La rubrica fake a 5 stelle va aggiornata con un nuovo capitolo, quello sui fondi europei. I pentastellati oggi si giocano una palla sbilenca, che riguarda normali accertamenti della Commissione Europea relativi, a quanto si apprenderebbe da un documento riservato, a otto progetti su ottomila, oltretutto della vecchia programmazione 2007-2013. Evidentemente, non contenti dello sfascio di Roma, i 5 stelle vorrebbero, con la loro conclamata incapacità che dimostrano quotidianamente, ridurre allo stesso modo la Regione Lazio, una delle poche amministrazioni che funziona. Noi non lo permetteremo.

21 Dic, 2017

Domani a Ostia per la colazione della legalità

Parteciperò domani a Ostia, in via Duca di Genova 145, alla colazione delle legalità promossa da Roberto Battaglia, l’imprenditore casertano testimone di giustizia e sotto scorta per aver denunciato in Campania il racket delle estorsioni e dell’usura, a cui il Tribunale di Roma ha affidato la gestione dei panifici sequestrati al clan Fasciani.

Si tratta di una bella storia, che può non solo essere da esempio ma anche da volano per rigenerare un territorio bello e difficile attraverso lo sviluppo di un’imprenditoria sana e coraggiosa.

Ostia ha bisogno di questo: di rimettere in circolo le ricchezze di un territorio straordinario e di riconquistare la libertà di fare impresa, con l’impegno dei tanti cittadini onesti e delle associazioni antiusura e antiracket, sostenuti dalle istituzioni. Solo così, sarà possibile rompere il muro dell’omertà e liberarsi dal pizzo e dall’usura

21 Dic, 2017

Con gli studenti di Tivoli per parlare di violenza contro le donne

Ieri sono stata a Tivoli invitata dall’Istituto Professionale Rosmini per parlare della nostra legge contro la violenza di genere.

È stato un dibattito diverso dal solito, più “tosto”: a un certo punto una ragazza di sedici anni, si chiama Carola, ha interrotto la discussione per dire la sua, che suonava più o meno così (tra gli applausi dei suoi coetanei) “eh ma se una se la cerca…”.

Ne è scaturito un bellissimo confronto sul “giudizio” e sulla “libertà”.

Così sono reintervenuta anche io per dire che neanche Carola però andava giudicata da noi adulti, per due ragioni: 1) perché ha detto parole che derivano da una cultura che da secoli criminalizza i comportamenti delle donne, e mica è facile o automatico liberarsene; 2) perché non serve giudicarli gli adolescenti di oggi, semmai serve ascoltarli e ragionare con loro. Per produrre il cambiamento.

Troppo facile parlare con chi è già convinto insomma. La “rivoluzione culturale” deve avere l’ambizione di raggiungere tutte e tutti.

20 Dic, 2017

San Giacomo, Lombardi si informi prima di parlare

“Roberta Lombardi farebbe meglio ad informarsi prima di parlare. Ancora una volta, infatti, diffonde notizie infondate, questa volta dichiarando che nell’ospedale San Giacomo verrà fatto un Hotel.
La deputata a 5 Stelle stia serena perché l’edificio diventerà ben altro: un Centro Caritas e una degenza per anziani, come conferma una delibera di Giunta appena approvata.
Non solo quindi non ci sarà nessun hotel ma dopo 10 anni di abbandono il bene verrà riconsegnato ai cittadini, rispettando per altro la sua vocazione socio sanitaria. Un altro intervento riuscito sul fronte del patrimonio regionale di cui Roberta Lombardi forse ignora l’esistenza

20 Dic, 2017

La Raggi è il dito la luna siamo noi: mettiamoci a lavoro per Roma

Non mi schiero fra coloro che deridono Virginia #Raggi, o in queste ore gioiscono del suo annuncio di non voler ricandidarsi per evitare il terzo mandato.

Piuttosto mi domando: ma “noialtri” cosa stiamo facendo per farci trovare pronti e adeguati quando quel giorno arriverà? Stiamo lavorando per immaginare una città diversa, che funzioni finalmente, ma che risponda a un’idea nuova di metropoli, fondata su bellezza e conoscenza ad esempio? Stiamo consumando le nostre suole per andare a parlare con tutti quegli uomini e quelle donne che ci hanno voltato le spalle l’ultima volta non intravvedendo più dalle nostre parti le risposte ai loro bisogni, alla loro domanda di uguaglianza?

Ecco, secondo me è questa l’urgenza che dobbiamo sentire. Altro che sollievo e contentezza. Al lavoro, piuttosto.

Perché Virginia Raggi è il dito, la luna siamo noi.

19 Dic, 2017

Università, su assegnazione borse di studio da fanalino di coda a primi in Italia

E’ notizia di oggi che la Regione Lazio è la prima in Italia per numero di borse di studio erogate.
Laziodisu, infatti, ha dichiarato vincitori tutti gli idonei nella graduatoria 2017/18, garantendone il pagamento per il quarto anno consecutivo a tutti gli aventi diritto.
E’ finita quindi l’era dei cosiddetti “idonei non beneficiari”, ovvero quegli studenti che pur avendone i requisiti, per reddito e per merito, non potevano accedere al contributo. Quando siamo arrivati in Regione, infatti, i ragazzi idonei erano poco più di 16mila, ma 6mila di questi non erano beneficiari. Si trattava di una stortura alla quale abbiamo voluto mettere fine non solo erogando le borse di studio a tutti gli idonei, ma ampliando anche il numero degli assegnatari a più di 20 mila studenti.
Siamo passati così da fanalino di coda ad essere primi in Italia: un traguardo importante ottenuto investendo sulla cultura, sul sapere, sulla conoscenza e sui giovani ma soprattutto garantendo a tutti un uguale accesso agli studi

18 Dic, 2017

Nel Cantiere di Monterotondo un murales che parla di futuro

E poi ogni tanto scrivo di #Monterotondo, perché in tutti questi anni ho imparato a conoscere la bellezza e l’importanza del lavoro sociale che si fa da quelle parti.

Sabato sera ho partecipato all’inaugurazione ufficiale del murales che l’artista Millo ha fatto intorno ai muri del #Cantiere, presidio sociale e culturale di rara “giustezza” in mezzo alle case popolari di Monterotondo Scalo, al crocevia tra rigenerazione urbana e welfare di territorio.

In mezzo a una confusione festosa e dentro un’euforia contagiosa Sasà Costantino ci ha chiesto di regalare una parola al Cantiere…
Questo il risultato di chi si è avvicendato al microfono: entusiasmo fantastico grazie umanità sentimenti emozione partecipazione coraggio forza interiore orgoglio.

La mia parola è stata #futuro.
Che non è un accidente, ma qualcosa da costruire insieme.

17 Dic, 2017

Con il contributo della Regione Lazio nasce lo sportello d’ascolto per uomini maltrattanti

Giovedì insieme tra gli altri all’assessora Lucia Valente e a Maria Grazia Passuello ho partecipato alla presentazione dello sportello di ascolto per uomini maltrattanti #ParlaconNoi dell’associazione Donne e Politiche Familiari.

Una bella occasione, per rilanciare il tema della violenza maschile sulle donne: perché le recidive sono tantissime e lo sforzo deve essere quello di trasformare sempre il conflitto in relazione.

Un’occasione preziosa, per fare il bilancio di questi cinque anni: la Regione Lazio a questo punto infatti ha completato al 100% l’attuazione della legge sulla prevenzione e il contrasto della violenza di genere.

Non la fine di un percorso, ma l’inizio di una sfida che ora ha tutte le carte in regola per essere giocata. Uomini e donne insieme.

Come ha detto Teresa Dattilo, il nostro è un “ottimismo delirante”. Possiamo vincere.

16 Dic, 2017

Al liceo Cavour per parlare di femminismo e ’68 e per difendere oggi le conquiste di ieri

E’ stata una bella emozione questa mattina intervenire nell’aula magna del liceo Cavour di Roma alla conferenza sul #Sessantotto.

Il mio amico prof. Salvatore Mazziotti mi aveva chiesto una relazione su “Femminismo, rivoluzione sessuale e legge sull’aborto” e non era mica semplice per me, che nel ’68 non ero ancora nata e che nel 1978 avevo appena due anni.

Allora ho provato a ripercorrere quella stagione straordinaria vestendo esattamente i miei panni: quelli di una figlia di quelle conquiste che oggi tenta dentro e fuori dalle istituzioni di difendere quei diritti da assalti vecchi e nuovi.

La sorellanza, l’effervescenza, la libertà delle donne possono e devono fare ancora molto. Gli occhi di quelle e quei diciottenni davanti a me oggi mi hanno suggerito – nonostante tutto – che la speranza cammina.