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07 Apr, 2013

Scuola e cultura, Italia maglia nera. Triste primato insieme ala Grecia

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Ad un paese sommerso dall’austerità, praticata dai governi di ogni colore e dai sapienti che continuano a mostrare inutilmente le loro presente eccellenze tecniche e amministrative, ieri l’Eurostat ha spiattellato una realtà urlata da anni dagli studenti, dagli artisti che occupano i teatri e i cinema, dagli sfrattati che si riappropriano delle case sfitte
Leggi l’articolo de Il Manifesto

07 Apr, 2013

Carcere di Rebibbia: “Docce fatiscenti, celle sovraffollate e taglio dei fondi per il lavoro”

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Stamattina in visita nel penitenziario la deputata Celeste Costantino (Sel) e la consigliera regionale Marta Bonafoni (Per il Lazio): “Urge intervento del provveditore regionale”. E Sel rilancia il suo pacchetto di proposte di legge sulla giustizia

“Il sovraffollamento dei reparti, il servizio docce fatiscente, un taglio netto delle detenute occupate in lavori interni, la carenza del personale penitenziario conseguenza dei tagli operati nel settore: è questa la situazione che abbiamo trovato questa mattina nel corso della nostra visita nel carcere di Rebibbia femminile”. È quanto dichiarano la deputata di Sel Celeste Costantino e la consigliera regionale del gruppo Per il Lazio Marta Bonafoni che stamattina per 4 ore hanno visitato nella sua interezza l’istituto penitenziario romano. “Siamo consapevoli di aver fatto un sopralluogo in una delle strutture detentive meno problematiche d’Italia – dicono Costantino e Bonafoni – e proprio per questo la nostra denuncia sullo stato delle carceri nazionali vuole essere alta e circostanziata”.

Questo il racconto: “In un istituto con una capienza massima di 281 ristrette sono ad oggi detenute 380 donne, 17 delle quali con i loro bambini. Proprio la situazione che abbiamo trovato nel reparto nido – aggiungono – ci ha colpito per il suo ordine e la sua efficienza, così come abbiamo riscontrato una buona condizione nel reparto di massima sicurezza. Molto diversa la situazione nei cosiddetti camerotti, dove in stanze per 3 ristrette convivono anche 5 donne”. E insistono: “Soprattutto vogliamo denunciare la situazione di degrado e pericolo delle docce (agibili solo 4 su 16): da almeno due mesi 250 detenute sono costrette a lavarsi nelle docce poste al piano terra dei reparti e all’interno di locali fatiscenti, pieni di infiltrazioni d’acqua, pericolosi anche dal punto di vista della sicurezza delle donne”.

Un ragionamento a parte merita il capitolo lavoro: “le occasioni di lavoro dentro il carcere, unica possibilità di recupero vero nonché di autonomia delle detenute – rimarcano Costantino e Bonafoni – sono state tagliate del 70% a causa dei mancati stanziamenti, e la stessa presenza di personale penitenziario risulta dai racconti degli stessi agenti del tutto insufficiente a un corretto rapporto detenuta/agente”.

“Per questo – dichiarano la deputata Costantino e la consigliera regionale del Lazio Bonafoni – intendiamo innanzitutto sollecitare il provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria a ripristinare quanto prima un uso completo e sicuro delle docce del carcere e alla messa in sicurezza dei camerotti. Non solo: è indispensabile ripristinare i fondi per permettere alle detenute di partecipare a programmi di inserimento lavorativo”.

La visita di oggi, collegata ad altre analoghe di parlamentari di Sel in tutta Italia, è servita anche per porre l’attenzione su un pacchetto di proposte di legge sulla giustizia depositate da Sinistra ecologia e libertà  in Parlamento: sull’introduzione del reato di tortura nel codice penale italiano, sull’abolizione del reato di immigrazione clandestina e sull’abrogazione della cd. “ex legge Cirielli” su recidiva e prescrizione dei reati.

05 Apr, 2013

Legge 40, sul divieto dell’eterologa. La questione torna davanti alla Consulta

Fecondazione assistita
Il tribunale di Milano risolleva il dubbio di legittimità costituzionale sul ricorso di una coppia infertile a causa di una patologia del marito. Per i giudici, quel “no” mina la “possibilità di poter realizzare liberamente la propria vita familiare”

MILANO – Il divieto di fecondazione eterologa, previsto dalla legge 40, “condiziona” la “possibilità delle coppie eterosessuali sterili o infertili” di “poter concorrere liberamente alla realizzazione della propria vita familiare”.
Lo scrivono i giudici di Milano che hanno sollevato la questione di incostituzionalità della legge davanti alla Consulta. L’ordinanza del tribunale è stata emessa sul ricorso di un pool di avvocati coordinati dalla costituzionalista e avvocato Marilisa D’Amico, a nome di una coppia infertile a causa della azoospermia del marito, che ai giudici aveva chiesto di poter accedere all’eterologa.

La Corte costituzionale si è occupata numerose volte della Legge 40 anche in relazione al divieto di fecondazione eterologa previsto dalla Legge 40. La Consulta però aveva rinviato la questione ai tribunali di merito interessati dai ricorsi (Milano, Catania e Firenze), sollecitando una nuova valutazione alla luce di una sentenza della Camera grande della Corte europea dei diritti dell’uomo; sentenza che, decidendo sul caso di una coppia austriaca, aveva di fatto legittimato il divieto.

Fatta quella valutazione, il tribunale di Milano ha deciso ora di risollevare il dubbio di incostituzionalità davanti alla Consulta che stavolta però dovrebbe pronunciarsi nel merito: dovrà dire, cioè, se il no alla fecondazione eterologa previsto dalla legge 40 si scontri o meno con il dettato costituzionale.

La nuova ordinanza “è una buona notizia – commenta l’avvocato Costantini – e dimostra che la questione non è affatto chiusa anzi, si è di nuovo sbloccata. Ora si tratta di esaminare il problema alla luce del diritto europeo, ma soprattutto di quello italiano. Presumibilmente l’udienza della Consulta sarà fissata fra giugno e settembre”.

03 Apr, 2013

Bambini schiavi: una piaga aperta

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Un business da 10 miliardi di dollari che coinvolge, secondo le Nazioni Unite, almeno 1,2 milioni di bambini. L’ultimo rapporto Onu sul traffico di esseri umani rivela cifre drammatiche. Quasi il 60% dei nuovi schiavi sono donne, in gran parte ragazzine costrette a prostituirsi. E nei Paesi in via di sviluppo sono migliaia i bambini impiegati nella produzione di beni da esportazione
Leggi l’articolo de L’Avvenire

02 Apr, 2013

Magari è l’ora di una “saggia” al Quirinale

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Ma non c’è dubbio che una “saggia” fra i 10 avrebbe avuto un forte connotato innovativo e simbolico, e di robuste competenze femminili l’Italia è piena. Così com’è vero che la politica è ancora tutto un campo da gioco maschile in cui le donne, anche se sono sempre di più e sempre più determinate, non hanno ancora trovato – se non di rado – spazi di leadership.
Leggi l’articolo di Europa

29 Mar, 2013

Non giocate con le nostre vite

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Pesante
operazione di polizia contro i giovani stranieri ospiti dei centri per minori non accompagnati di Roma. Prelevati ogni settimana a gruppo di dieci, in base a un elenco trasmesso dal Comune di Roma, e sottoposti a una procedura durissima. Ad attenderli, al termine dell’iter, una vita intera da clandestini.
La denuncia dell’associazione Yo Migro e le testimonianze video raccolte in collaborazione con Esc Infomigrante.
Leggi l’articolo da Zeroviolenzadonne.it

28 Mar, 2013

La pietà è morta

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Perché questo ha il significato di aggiungere una uccisione simbolica a quella reale; la prima, quella vera, era accaduta il 25 settembre 2005, quando col figlio era morta la speranza e si era cancellato il futuro della madre. Ora quella madre la si voleva uccidere una seconda volta. Chi dice viva all’assassino, dice morte alla vittima.
Leggi l’articolo de La Repubblica