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29 Giu, 2013

Incontro sull’altra economia nel Lazio

Lunedì 1 luglio, ore 16.00
Sala Mechelli
Consiglio Regionale del Lazio

Nel Lazio esiste una legge regionale approvata da una delle precedenti giunte denominata “Legge sull’altraeconomia” (Legge regionale 4 Agosto 2009 n.20 “Disposizioni per la diffusione dell’altra economia nel Lazio”).

Una legge importante, poiché garantisce il sostegno e la promozione dei settori dell’altraeconomia come l’agricoltura biologica, la produzione di beni eco-compatibili, il commercio equo e solidale, il consumo critico, la finanza etica, il risparmio energetico e le energie rinnovabili, il riuso e riciclo dei materiali, i sistemi di scambio non monetario, il software libero, il turismo responsabile, ossia tutte quelle attività caratterizzate da una forte impostazione etica e non finalizzate al mero profitto.

In un momento di crisi economica è importante rilanciare il sostegno ad un tipo di attività economica fondato sui principi della partecipazione, della solidarietà e dell’eco-compatibilità.

L’altraeconomia, nelle sue esperienze concrete e nelle realtà in cui si è strutturata, ha dimostrato che può rappresentare, oltretutto, una fonte di nuova e buona occupazione. Inoltre questa è una legge che fa fare alla nostra economia regionale e al settore produttivo locale un deciso salto in avanti dal punto di vista culturale.

Per questo abbiamo sostenuto la possibilità dell’apertura di un tavolo di confronto che ci è stato sollecitato da diversi operatori dell’altraeconomia, che conduca ad un possibile aggiornamento di questa legge ormai datata e alla possibilità di un suo rifinanziamento grazie alla sensibilità della nuova giunta Zingaretti.

Immaginiamo un’occasione larga e partecipata, alla quale abbiamo invitato anche tutti gli altri consiglieri della Regione Lazio, un incontro che possa muoversi su un binario a doppia velocità:

1)    Se, come e quanto provare nell’immediato a rifinanziare la legge sull’altraeconomia a partire dal prossimo assestamento di bilancio;

2)    Se e come attualizzare la legge n. 20, attraverso eventuali modifiche condivise al testo e/o alle disposizioni attuative.

28 Giu, 2013

Coppie gay, il mondo decide mentre l’Italia è paralizzata

La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti sul matrimonio tra persone dello stesso sesso non è un fulmine a del sereno, la rottura di un ordine ben saldo, la bizzarria che ci arriva da un paese eccentrico e lontano. Un buon liberale si rifarebbe a Rudolf von Jhering e direbbe che questo è l’effetto di una lunga “lotta per il diritto”.

La_Repubblica_280613

27 Giu, 2013

La lunga marcia della memoria. + Terra = + Lavoro + Diritti

Sabato 29 giugno
Roma

Evento di chiusura della parte romana. Dallo Spazio daSud a Ciampacavallo in un viaggio nelle terre pubbliche

17.00 – Lunga marcia in bicicletta
in collaborazione con l’associazione ReBike
Partenza in bici dallo Spazio daSud. Arrivo a Ciampacavallo.

18.30 – Visita dell’area di Ciampacavallo e degli orti urbani dell’associazione Terra! onlus

19:00 – Assemblea: #terrepubbliche per i giovani agricoltori
Presentazione risultati della petizione di Cooperativa Coraggio, daSud e Terra! onlus.
Presentazione del dossier di daSud sulle terre pubbliche.

21.00 – Lunga marcia a Teatro
“Ulisse, un lavoratore stagionale”, di e con Don Pasta

Festa di chiusura con apericena e djset

26 Giu, 2013

A caccia d’elicotteri

Basta volare basso. Libriamoci nello spazio, là dove ronzano le pale dell’onorevole Francesco Boccia, consigliere fidato del primo ministro in carica e presidente della commissione Bilancio. Dialogando su Twitter con una collega di partito che gli imputava simpatie guerrafondaie per gli F35, l’enfant prodige del Pd si è lasciato scappare un segreto di Stato: «Non si tratta di fare la guerra, con gli elicotteri si spengono incendi, trasportano malati, salvano vite umane».

La rivelazione di Boccia ha gettato il Pentagono nel panico. Prima del suo tweet, i generali erano riusciti a tenere nascosta la vera natura dei costosissimi aviogetti. Ma ora, grazie alla «talpa» democratica, sappiamo come stanno effettivamente le cose. Gli F35 non sono cacciabombardieri. Sono elicotteri a forma di cacciabombardiere. Spengono incendi senza neanche gettare l’acqua, solo con lo spostamento d’aria. E trasportano i malati talmente in fretta da stenderli in sala operatoria prima che il chirurgo abbia fatto in tempo a mettersi i guanti e la mascherina.

Con la modestia dei grandi, Boccia ha cercato di minimizzare il suo gesto, affermando di avere tirato in ballo gli elicotteri solo a mo’ di esempio. In un eccesso di generosità ha addirittura attribuito il merito della rivelazione al suo stagista. Troppo tardi. Ricercato come Snowden dalle polizie di mezzo mondo, ora gli toccherà scappare in qualche Paese che non contempli l’estradizione per il reato di figuraccia. Qualcuno ieri sera giurava di averlo visto salire su un F35 che aveva le pale piegate in due dalle risate.

25 Giu, 2013

Il primo no venne dalle donne

Allora ci fu un diffuso sentimento d’indignazione… “Già, e lo sdegno ha accomunato mondi che prima di allora non avevano avuto se non sporadici rapporti. Ci fu il sentimento comune di intollerabilità di quella situazione: le battute, le barzellette, un continuo alludere alla potenza sessuale… a tutto questo si è sommata l’indignazione per l’impunità”.
Leggi l’articolo

24 Giu, 2013

Seconde a chi?

Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica
Giovedì 27 giugno, dalle ore 12.00 alle ore 13.30

Sala “Caduti di Nassirya”,
Senato della Repubblica
Palazzo Madama – Roma    

Melina è una ragazza diciannovenne nata in Italia cui è stata rifiutata la cittadinanza perché è stata in Ecuador (il paese di origine dei suoi genitori) per meno di un anno quando ne aveva quattro. E’ questa una delle ultime delle centinaia di storie, circolate nella rete, di discriminazioni e cittadinanza negata.

A partire dall’ossimoro “lo straniero nato in Italia” – così recita l’art.4 dalla legge in vigore sulla cittadinanza – si può stilare un elenco infinito di paradossi creati dalla legge che (s) regola la vita di un milione di ragazze e ragazzi, figli di genitori stranieri, ma nati e/o cresciuti in Italia, non definibili con la categoria di stranieri né tanto meno di immigrati, ma al contempo non considerati giuridicamente come cittadini italiani.

Ci sono imprenditrici e imprenditori con un percorso scolastico nelle nostre scuole e università che investono nel nostro mercato del lavoro, ma sono senza cittadinanza. Ci sono ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri con permesso di soggiorno regolare che possono ritrovarsi da un momento all’altro in un Cie perché i genitori hanno perso il lavoro. Ma questi stessi giovani sono l’altra Italia, che studia, lavora, crea e arricchisce culturalmente e economicamente il nostro Paese.

Nel marzo di quest’anno un gruppo di giovani di seconda generazione (che ha sostenuto la campagna L’Italia sono anch’io per una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma della cittadinanza: più di 110.000 firme raccolte) lancia una petizione on line, con l’obiettivo di “suonare la sveglia” ai neoeletti. Il risultato? Sedicimila firme in pochi giorni.
Un milione di giovani nati o vissuti in Italia aspetta da anni una nuova legge sulla cittadinanza per avere gli stessi diritti dei cittadini italiani. In particolare, dopo le grandi battaglie del 900 per il diritto al voto, in Italia le giovani donne di origine familiare straniera non possono partecipare alla vita politica perché a loro questo diritto è ancora negato, non avendo la cittadinanza.

E’ proprio questo intreccio di problemi che affronta il progetto Seconde a chi? Giovani donne di seconda generazione tra cittadinanza e politica, che sarà presentato giovedì 27 giugno 2013 ore 12-13.30, sala “Caduti di Nassirya”, Senato della Repubblica, Palazzo Madama, Piazza Madama 11, Roma

Il progetto si inserisce nel progetto europeo “More women in european politics” ed è gestito per l’Italia da Sinistra Ecologia e Libertà, e da una validissime equipe di ricercatrici, composta da donne di seconda generazione e italiane.

Nella conferenza stampa verranno trattate dall’equipe del progetto e dai parlamentari le questioni legislative e politiche in merito alla riforma della cittadinanza e alle discriminazioni in atto, verranno illustrate le azioni del progetto tendenti a valorizzare la ricchezza culturale – testimoniata da più di 40 siti e blog – delle soggettività, delle iniziative e delle lotte per i propri diritti delle giovani donne di origine familiare straniera.

Introducono:
Elettra Deiana, Giorgia Bordoni, Samia Oursana, Rosa Jijion

Partecipano:
i deputati Sergio Boccadutri, Khalid Chaouki, Celeste Costantino, Marco Furfaro, Marisa Nicchi;
le senatrici: Loredana De Petris, Alessia Petraglia
Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Iotti

Abbiamo invitato:
Cécile Kyenge, Ministra per l’integrazione
Josefa Idem, Ministra per le pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili
Giorgio Sorial, deputato M5S
Mario Marazziti, deputato Scelta civica per l’Italia.

L’invito viene esteso alle associazioni interessate

per informazioni e conferme:
Stefania Vulterini, vulterini@tiscali.it, 347/8419378 ufficio stampa

Isabella Peretti, perettiisabella@hotmail.com, 347/6983202, collaboratrice del progetto

N.B. Agli uomini è richiesto di indossare giacca e cravatta

L’accesso alla sala è consentito fino al raggiungimento della capienza massima
Entro il 26 giugno va compilata la lista dei partecipanti e dei giornalisti per l’accredito: si prega di confermare la propria presenza

24 Giu, 2013

Gli attacchi anonimi non spaventano la democrazia

“Tutta la mia solidarietà e vicinanza va agli iscritti del circolo del Pd e di Sel di via Giannone al Trionfale, che questa
notte hanno subìto un attentato alla loro sede devastata e distrutta dalle
fiamme. Sono certa gli inquirenti sapranno chiarire le dinamiche
dell’accaduto e individuare i responsabili,  che si connotano comunque
appartenenti a quel gruppo di persone vigliacche e vili che con il fuoco
anonimo cercano di attaccare la partecipazione democratica dei cittadini”.

24 Giu, 2013

Non solo uomo e donna

I matrimoni nello stato più popoloso e fortemente simbolico per la tradizione di militanza gay, potrebbero così riprendere nelle prossime settimane. Nel complesso la sentenza della Corte conclude un decennio chiave nel progresso dei diritti gay e sancisce ufficialmente le istanze del movimento. Decine di migliaia di coppie gay potranno ora usufruire delle stesse identitiche garanzie legali federali, compreso presumibilmente il ricongiungimento e la cittadinanza offerta a coniugi stranieri.

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