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01 Mar, 2014

Roma non può essere oltraggiata da raduni antidemocratici

La convention di Forza Nuova e di altri movimenti della destra estrema europea, fra cui Alba Dorata, illegale solo in Grecia, rappresenta uno sfregio alla città di Roma, democratica e antifascista oltre che un oltraggio ai valori democratici della Costituzione.

E’ inconcepibile che la stessa città che lunedì prossimo renderà giustamente omaggio a Teresa Gullace, cittadina romana, madre di cinque figli, assassinata dai nazisti il 3 marzo del 1944, per aver tentato di avvicinare il marito vittima di un rastrellamento e in attesa di essere deportato, si renda disponibile ad incontri che alimentano la cultura dell’odio e del razzismo.

Voglio rilanciare ed amplificare il grido dall’allarme lanciato dall’Anpi di Roma per chiedere la massima vigilanza e il controllo da parte delle autorità preposte affinché siano perseguiti tutti gli atti di revisionismo e inneggiamento al fascismo messi in campo dai movimenti di estrema destra. Realtà politiche assolutamente marginali che cercano visibilità attraverso il vagheggiamento d’ideologie superate dalla storia, come il fascismo e il nazismo.

28 Feb, 2014

La cittadinanza a tutti i bambini nati in Italia è un tema non più rimandabile

In occasione dello ‘sciopero dei migranti’ che domani 1° marzo vedrà iniziative e manifestazioni in diverse città per protestare contro sfruttamento e razzismo ed affermare nuovi diritti in materia di immigrazione, sentiamo ancora più forte il dovere di occuparci di un tema non più rimandabile: il conferimento della cittadinanza ai bambini nati e cresciuti nel nostro Paese.

Per questo abbiamo depositato una mozione sulle cosiddette seconde generazioni che vuole definire nell’intero territorio regionale una politica di accoglienza fondata sulla parità dell’accesso ai diritti per tutti.
In particolare, chiediamo di verificare quanti Comuni del Lazio si siano dotati di un regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria ed inoltre appurare quanti di questi abbiano già provveduto a darla ai minori stranieri nati in Italia.

Infine prevedere nei Comuni che ancora non lo abbiano fatto la concessione della cittadinanza onoraria a tutti i nati in Italia e non ancora maggiorenni. Solo garantendo pari dignità a tutti i minori potremo parlare di giustizia e crescita culturale e sociale.

Lo dichiarano in una nota congiunta Marta Bonafoni, consigliera del Gruppo Per il Lazio e Gianluca Quadrana, consigliere della Lista Civica Zinagaretti.

25 Feb, 2014

Premio donne, pace e ambiente Wangari Maathai

Giovedì 6 marzo, ore 18.00
Casa Internazionale delle donne
Via della Lungara, 19 – Roma

premio_wangari

L’associazione A Sud in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e con il sostegno della Commissione delle Elette del Comune di Roma presenta la terza edizione del Premio Donne, Pace, Ambiente Wangari Maathai.

A ridosso della celebrazione dell’8 marzo, il premio ha l’obiettivo di testimoniare e dare un riconoscimento istituzionale alle donne impegnate in Italia nelle battaglie in difesa della pace, dei diritti di genere e dell’ambiente. Durante l’iniziativa, che si terrà il prossimo 6 marzo 2014 presso la sede della Casa Internazionale delle Donne a Roma, quattro realtà italiane impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini, dei territori e dell’ambiente riceveranno, come riconoscimento per il loro impegno civile e politico, i PREMI ARIA, ACQUA, TERRA E FUOCO. A ritirare il premio saranno altrettante donne attiviste, in rappresentanza di tali realtà.

Sarà inoltre consegnato in questa occasione il Premio Speciale “Giornalismo Ambientale” intitolato alla memoria di Carla Ravaioli, maestra di vita e di lotte scomparsa recentemente.
LA STORIA DEL PREMIO

Il Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai nasce su iniziativa di A Sud nel 2012 e giunge quest’anno alla sua terza edizione. Dal 2013, ad assegnare il premio è una commissione allargata formata da rappresentanti di organizzazioni, associazioni, comitati e centri anti violenza che lavorano sulle questioni di genere.

Già a partire dalla sua prima edizione, il premio ha costituito occasione per conferire un riconoscimento simbolico utile a dare visibilità a situazioni spesso conosciute nelle quali molte donne sono coinvolte, spesso per organizzare progetti e mobilitazioni sociali in difesa del territorio. Molte di queste donne sono in pericolo proprio a causa dell’invisibilità a cui sono sottoposte. Istituire un Premio e costruire un’iniziativa pubblica patrocinata da un’importante istituzione come il Comune di Roma ha costituito inoltre opportunità di diffusione di temi e di sensibilizzazione della cittadinanza, sistema di protezione di situazioni critiche che attraverso il riconoscimento istituzionale e la visibilità internazionale, possono prevenire eventuali ritorsioni.

Nel contesto attuale risulta sempre più urgente incrociare i temi della pace e della solidarietà con quelli dei diritti di genere e ambientali. Parlare di ambiente e di impatti di disastri ambientali oggi vuol dire parlare di donne, le prime vittime dei conflitti ambientali ma anche sempre più spesso le prime leader di proteste in difesa della terra.

Ci sono donne che possono essere considerate eroine al pari dei grandi eroi del passato. Una di esse, a cui è dedicato il premio, è senz’altro Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004, che dichiarò al momento della premiazione: «Non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile e non ci può essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell’ambiente. La protezione dell’ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la pace, in Paesi dove la scarsità delle risorse genera inevitabilmente instabilità politiche e sociali». Wangari Maathai, deceduta il 25 settembre 2011 a Nairobi, Kenya, ha lottato per più di 30 anni in difesa dell’ambiente e dei diritti delle donne ed ha contribuito in maniera significativa alla democratizzazione della sua nazione.