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14 Mar, 2014

Teatro in carcere. L’integrazione non ha confini né muri

Giovedì 27 marzo, ore 15.00
Carcere Femminile di Rebibbia 
Roma

Giornata mondiale del teatro in carcere promossa dall’Unesco
Punto D a Rebibbia femminile
L’integrazione non ha confini né muri

“In occasione della Giornata mondiale del teatro in carcere,promossa dall’Unesco e dall’Amministrazione Penitenziaria, l’associazione Punto D promuove un’iniziativa nell’istituto penitenziario di Rebibbia femminile. Il 27 marzo, a partire dalle 15, una serie di artiste si esibiranno all’interno del carcere alla presenza delle detenute. Coadiuvate dalle operatrici dell’associazione, le danzatrici di flamenco, le attrici e le cantanti, interagiranno con le donne di Rebibbia attraverso l’arte e lo spettacolo.

Una giornata do spettacolo, ma anche di incontro e di confronto, fortemente voluto dall’associazione, nell’ambito del processo di sensibilizzazione e reinserimento sociale delle categorie fragili, che Punto d sta portando avanti in diversi contesti del territorio. In quest’ottica abbiamo ritenuto necessario avviare anche presso il carcere femminile di Roma un percorso con le donne recluse, che sia in linea con quando l’associazione promuove “oltre la mura”. Questo perché pensiamo che l’integrazione non debba avere né confini, né muri”, è quanto afferma l’associazione punto D che si rivolge alle donne con uno sguardo attento al contrasto alla violenza di genere e degli stereotipi.

All’iniziativa parteciperanno:

Associazione Punto D
Universita’ Federico Secondo Di Napoli, Dipartimento Di Scienze Politiche, Facolta’ Di Scienze Del Servizio Sociale
Associazione Giuristi Democratici
Associazione Il Viandante
Asvi Managment School
Cooperativa Primo Sole
Associazione Romana Tassisti
Istituto Per La Prevenzione Del Disagio Minorile
Corriere Delle Migrazioni
Gruppo Musicale Le Mura
Gruppo Musicale Tre Che Vedono Il Re
Corpo Di Ballo Le Flamenchere

14 Mar, 2014

Sul sistema culturale e metropolitano regionale

Lunedì 24 marzo, ore 16.00
Teatro Argentina – Roma

C.Re.S.Co. – Coordinamento nazionale delle realtà della Scena Contemporanea nell’operatività della rete regionale del Lazio convoca l’incontro pubblico il 24 marzo h. 16.00 al Teatro Argentina a Roma, dopo un percorso di confronto partecipato, aperto alle strutture e alle soggettività artistiche e culturali della città, condotto in collaborazione con AGIS Lazio, Teatro Valle Occupato, Angelo Mai Altrove Occupato e con critici, artisti e operatori.

All’incontro, nato dall’urgenza di un confronto pubblico in cui porre collettivamente le tematiche relative alla costruzione di un vero sistema culturale metropolitano e regionale in grado di leggere la dinamicità del panorama artistico e costruire strumenti efficaci allo sviluppo della cultura del contemporaneo nel nostro territorio, aperto ad operatori / artisti / critici / spazi / compagnie, hanno dato conferma di partecipazione:

Lidia Ravera – Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio
Flavia Barca – Assessore alla Cultura, creatività e promozione artistica di Roma Capitale
Eugenio Patanè – Presidente Commissione Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo della Regione Lazio

Sono inoltre stati invitati:
Michela Di Biase – Presidente Commissione VI Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro di Roma Capitale
Massimiliano Smeriglio – Assessore Formazione, Ricerca, Scuola, Università della Regione Lazio

L’incontro pubblico intende porre temi specifici e proposte concrete:
Temi: Legge regionale, Bandi, Finanziamenti specifici per la produzione, Circuitazione e diffusione.
• Specifici canali di finanziamento per la produzione
• Programmazione pluriennale
• Accessibilità e trasparenza dei Bandi
• Superamento delle incertezze sui tempi di erogazione dei contributi
• Creazione di residenze metropolitane, come risposta alle nuove soggettività artistiche e alla creazione, oltre le officine culturali sul territorio regionale
• Sostegno allo sviluppo di un tessuto regionale che preveda la creazione di residenze e una rete di teatri, comunali e privati, finalizzata a riequilibrare l’offerta culturale sul territorio regionale
• Sostegno alle realtà produttive della nostra regione anche fuori dal territorio regionale e nazionale: attraverso una piattaforma e un sostegno concreto alla mobilità degli artisti, la circuitazione e la promozione.

Temi: Spazi, Formazione, Piano Interassessorile.
• Mappatura degli spazi metropolitani e regionali riconvertibili in spazi culturali
• Destinazione di questi spazi alla produzione contemporanea
• Istituzione di una piattaforma regionale di formazione delle arti e mestieri dello spettacolo contemporaneo per tutto l’arco della vita come da normativa europea
• Sostegno a figure professionali attraverso il miglioramento dello statuto sociale e fiscale
• Sostegno alla multiattività e alla mobilità verso l’estero
• Sviluppo del modello operativo ed economico dell’impresa sociale

Partendo dai materiali raccolti dal percorso di interlocuzione avviato in questi mesi da C.Re.S.Co. Lazio, si è deciso di lanciare tre riunioni / tavoli di lavoro preparatori condivisi con artisti, compagnie, operatori, critici, spazi, in collaborazione con AGIS Lazio, Teatro Valle Occupato, Angelo Mai Altrove Occupato: Lunedì 24 febbraio al Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi- Legge regionale e sistema culturale regionale; Lunedì 10 marzo all’Opificio Telecom – Sistema culturale metropolitano (produzione, festival, spazi); Lunedì 17 marzo all’Angelo Mai Altrove Occupato – Sintesi dei temi analizzati nei primi due incontri e costruzione dell’incontro del 24 marzo.

L’obiettivo di C.Re.S.Co. Lazio è collaborare con quelle iniziative che stanno offrendo riflessioni e prospettive di cambiamento per le politiche culturali cittadine e informare tutti gli interessati sulle tappe dei percorsi, al fine di poter intervenire attivamente con il proprio contributo. Questo approccio non vuole annullare le differenze di vedute, bensì creare maggior consapevolezza generale sul ruolo importante che molte esperienze stanno apportando ad una ‘piattaforma partecipata’ di cambiamento e costruire una visione condivisa e trasversale, malgrado la sordità e il ritardo imbarazzante delle istituzioni.
Si ringraziano il Teatro Eliseo, Fondazione Romaeuropa, Angelo Mai Altrove Occupato e Teatro di Roma per aver ospitato gli incontri.

C.Re.S.Co. è un organismo nazionale che raccoglie e rappresenta 128 tra professionisti, strutture e festival che utilizzano i nuovi linguaggi della scena: si è posto e si pone quale interlocutore propositivo presso le istituzioni nazionali (MiBACT) e le loro declinazioni territoriali deputate a legiferare in materia, facendosi portavoce di istanze collettive. www.progettoCReSCo.it

Teatro Argentina – Largo di Torre Argentina 52, Roma

14 Mar, 2014

Grande Raccordo Criminale

Martedì 25 marzo, ore 18.30
Libreria “Il Mattone”
Via Bresadola, 12 – Roma (Centocelle)

Intervengono
Marta Bonafoni (consigliere regionale)
Andrea Satta (Tetes de Bois)
Sebastiano Gulisano (giornalista)

Grande Raccordo Criminale, un libro per raccontare la realtà della capitale

Debutta a Roma – dopo un’anteprima a Milazzo – “Grande Raccordo Criminale”, il libro inchiesta sulle mafie e sulla criminalità organizzata nella Capitale, edito da Imprimatur e a cura di Pietro Orsatti e Floriana Bulfon. Una settimana di presentazioni e incontri a Roma e in provincia dal 18 al 25 marzo per discutere e conoscere la criminalità organizzata a Roma.

Romanzo di una Roma criminale che – nella quotidiana moltiplicazione di compro oro, sale bingo e slot machine assiste – impotente ad ammazzatine, gambizzazioni, usura e qualche “bustina”. Un racconto preciso e giornalisticamente dettagliato della guerra di mafie che da anni infuria, spesso ignorata e sottovalutata, nella capitale e che ha trasformato Roma e il territorio limitrofo in piazza di riciclaggio dei proventi di estorsioni, spaccio e usura. Terreno d’affari, illeciti e criminali, per organizzazioni criminali con storie e provenienze diverse. Da Cosa nostra alla camorra passando per banda della Magliana, ‘ndrangheta, Casalesi e mafie straniere. Roma caput mafie, insomma. Nella totale indifferenza, ché tanto le mafie stanno altrove mica qua. “L’indifferenza che sta sopra Roma e il Lazio in generale – scrive Giulio Cavalli nell’introduzione al volume – è un’indifferenza come la trovi solo qui: ostile, arrabbiata, confusa, infastidita. Proprio mentre al Nord gli arresti e la società civile aprono finalmente una lucida discussione sulle mafie senza fermarsi alle negazioni e agli allarmi, mentre nel Sud sono centinaia i focolai di rivoluzione e bellezza, Roma cova silenziosamente le proprie braci mafiose come se fosse stata saltata a piè pari dalla scossa della consapevolezza nazionale”.

Criminalità che s’è fatta sistema e che oltre ad avere – anche in tempo di crisi economica – a disposizione ingenti capitali, ha il potere di inquinare e condizionare ogni settore ed ambito della vita cittadina, dalle istituzioni al patrimonio immobiliare. Numeri che fanno spavento. “Roma, tre milioni di abitanti e dodici milioni di turisti l’anno – scrivono i due autori – la Capitale che rappresenta la vetrina internazionale dell’Italia e contemporaneamente il termometro di quello che è la nostra criminalità. 600 milioni, più probabilmente un miliardo: sono questi i ricavi che le organizzazioni criminali hanno ottenuto nel Lazio solo l’anno scorso. A cui va aggiunto il riciclaggio, sempre difficile da dimostrare, ma che costituisce una parte molto rilevante degli affari, considerando che la regione, come mostra la relazione della Dia relativa al secondo semestre 2012, si attesta al primo posto con 985 segnalazioni sospette ricevute dall’Unità d’Informazione Finanziaria della Banca d’Italia e oltre 80 persone arrestate”.

“Se devi capire la Roma dei palazzi del potere e delle periferie disperate e violente – scrivono i due autori – non puoi far finta che il passato, non solo criminale, non pesi e molto in quello che accade oggi. Soprattutto, devi evitare di considerare questa città una come tante altre. Roma è la Capitale, sede del potere politico nazionale, delle decisioni finanziarie e di indirizzo economico, degli apparati dello Stato, compresi i servizi segreti, dei ministeri, della Chiesa e anche della massoneria. Roma è il raccordo, il centro dei ricatti. Quello che avviene in questi anni ha radici antiche, si basa su rapporti che si sono stabiliti attraverso il sangue. Bisogna capire, partendo proprio dai protagonisti di un passato che è solo apparentemente remoto”.

14 Mar, 2014

Cie: le ragioni di una mozione, i doveri di un’istituzione

Venerdì 28 marzo, ore 9.30-13.30
Sala Tevere – Regione Lazio
Via Cristoforo Colombo, 212

Cie: le ragioni di una mozione, i doveri di un’istituzione
Cronache e prospettive dal Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria

A partire da una mozione presentata al Consiglio Regionale del Lazio per sollecitare al Governo la chiusura del Centro di espulsione di Ponte Galeria e chiedere, nel frattempo, il monitoraggio e il controllo delle condizioni delle persone trattenute, alla luce dalle esperienze di associazioni e istituzioni che operano nel settore, una discussione per evidenziarne criticità e individuare tipologie di interventi attuabili.

Ore 9.30 – Saluti del Vicepresidente della Giunta Regionale, Massimiliano Smeriglio

Intervengono
Alberto Barbieri, Medu (Medici per i Diritti Umani)
Valentina Calderone, Associazione “A Buon Diritto”
Francesca De Masi, Associazione “Be Free”
Gabriella Guido, Campagna LasciateCIEntrare
Igiaba Scego, scrittrice e giornalista

Ore 11.30 – Coffe break

Serena Lauri, avvocata
Stefania Ragusa, Direttrice di Corriere delle Migrazioni
Fabio Ciconte, Terra! Onlus

Ore 12.30 – Dibattito

Ore 13.00 – Conclusioni di Marta Bonafoni, Consigliera Regionale e promotrice della mozione

Coordina i lavori
Stefano Galieni

13 Mar, 2014

“Torno subito”, opportunità innovativa per i giovani e per un nuovo modello della Regione Lazio

Una bella giornata in cui grazie al progetto “Torno subito” è stato gettato un seme di speranza per il futuro, nonostante un contesto economico avvilito dalla disoccupazione e in particolare da quella giovanile.

Il bando presentato oggi dal presidente Zingaretti e dall’assessore Smeriglio prevede il finanziamento di esperienze formative e lavorative in Italia e all’estero per giovani dai 18 a 35 anni, per una platea complessiva di 10mila giovani del Lazio, per una formazione di almeno 8 mesi fuori, più minimo 4 mesi di work experience.

“Torno subito” attuato impegnando le risorse del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 e quindi recuperando risorse che altrimenti rischiavano di tornare indietro, dimostra che a partire dalle istituzioni è indispensabile il coraggio di cambiare, di innovare, di mettere insieme e integrare il tema della conoscenza, della formazione e del lavoro ponendole al servizio di un nuovo modello di sviluppo per la nostra Regione.

E’ necessario un patto etico con i giovani che aderiscono al bando, la Regione Lazio sostiene la formazione professionale e garantisce una indennità nel periodo di formazione, un vero e proprio “reddito per i cittadini in formazione” del nostro territorio, che poi riversano le loro nuove competenze nel sistema-Lazio.

Infatti, solo sentendoci soggetti di una comunità, potremo contribuire davvero a risollevare l’occupazione e l’economia: dobbiamo sentire la responsabilità del futuro del nostro Paese impegnandoci per uscire dalla rassegnazione diffusa.

Per raggiungere un nuovo modello di sviluppo dobbiamo puntare indiscutibilmente su scuola, ricerca e università, non esistono altre strade.

Serve investire sui talenti e le vocazioni delle persone, specie dei giovani: la conoscenza è un patrimonio non stimabile che deve essere fruibile e accessibile a tutti e le istituzioni devono sempre essere garanti di questo diritto

11 Mar, 2014

Giusto sostenere il bando per le terre pubbliche dell’Arsial

Visto il numero delle risposte ricevute al bando “Terre ai giovani” pubblicato oggi, possiamo affermare che avevamo ragione a sostenere con determinazione questa iniziativa.

Grazie alla proposta di legge che ho presentato su questo tema, che conto sarà a breve all’ordine del giorno del Consiglio Regionale, assegneremo agli imprenditori agricoli – prioritariamente quelli giovani – non solo le terre in disuso dell’Arsial ma anche quelle del patrimonio laziale.

La Regione e Arsial incoraggiando l’accesso alla terra hanno offerto una importante occasione di rilancio dell’economia, per lo sviluppo sostenibile e lo stop al consumo di suolo, con uno sguardo diretto in particolare alla buona occupazione giovanile.

11 Mar, 2014

Rammarico per il voto in Parlamento

“Esprimiamo rammarico perché il Parlamento ha perso un’ottima occasione per tutelare il principio della parità di genere nella nuova legge elettorale. Per questo motivo rilanciamo con forza la nostra proposta di legge regionale sulla ‘doppia preferenza di genere’ che consente agli elettori di indicare non più uno, ma due nomi, purché siano candidati di sesso diverso”.

Lo dichiarano Teresa Petrangolini e Marta Bonafoni, consigliere regionali del gruppo ‘Per il Lazio’.

“La proposta di legge è stata sottoscritta dai rappresentanti di tutti i gruppi consiliari di maggioranza e attua concretamente quelle pari opportunità tra i due sessi che spesso restano solo meri princìpi. La doppia preferenza di genere, infatti, ha dimostrato di essere un ottimo strumento per aumentare la partecipazione femminile laddove è stata già utilizzata, come hanno dimostrato anche le ultime elezioni comunali di Roma”.

“La proposta, sottoscritta da Teresa Petrangolini, Riccardo Valentini, Marta Bonafoni e Rosa Giancola (Per il Lazio); Marco Vincenzi (Pd); Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti); Gino De Paolis (Sel), Oscar Tortosa (Psi) e Piero Petrassi (Cd), si articola in tre punti: 1) portare la proporzione tra i due generi nelle liste regionali dagli attuali due terzi/un terzo a cinquanta/cinquanta; 2) assicurare pari opportunità di accesso ai mezzi d’informazione per l’attività di comunicazione politico-elettorale; 3) introdurre la ‘doppia preferenza di genere’ nella stessa modalità prevista dalla legge nazionale per i Comuni, dove se le due preferenze sono espresse verso candidati dello stesso sesso, si annulla la seconda”.