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03 Nov, 2017

Verso l’accreditamento

Martedì 5 dicembre 2017, ore 10.00
Sala “A.Fredda“ della CGIL Roma
Via Buonarroti, 12 – Roma

Il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) Lazio¸ in vista della conclusione del percorso di accreditamento di 45 progetti sulle dipendenze¸ invita gli operatori del settore e i referenti regionali a un confronto sullo stato di avanzamento dei lavori. L’appuntamento è per martedì 5 dicembre 2017¸ dalle ore 10.00 alle 13.00¸ nella sala “A.Fredda“ della CGIL Roma¸ in via Buonarroti 12.

Il fenomeno dei consumi legati alle dipendenze è mutevole: ai consumatori delle “vecchie sostanze”¸ si aggiungono quelli delle “nuove sostanze”¸ queste ultime particolarmente pericolose per la loro tossicità. La Regione Lazio ha affrontato il fenomeno attivando i progetti di Riduzione del Danno e dei Rischi¸ i Servizi a Bassa Soglia e i Servizi Specialistici¸ che hanno garantito una pluralità di risposte a una domanda non soddisfatta dai servizi storicamente accreditati (Ser.D e Comunità).

Il percorso di accreditamento è iniziato nel 2015 con la definizione¸ da parte della Regione Lazio¸ di nuove tipologie di servizi¸ dei requisiti minimi per l’autorizzazione all’esercizio. Sempre nel 2015 è stata tracciata una sorta di roadmap finalizzata a gestire il processo di transizione per l’ingresso dei 45 progetti regionali nel sistema di accreditamento. Oggi si è alle prese con gli ultimi due passaggi del percorso: la definizione del fabbisogno e dell’entità economica necessaria¸ oltre alla modalità di pagamento delle prestazioni. È questa una fase in cui va prestata la massima attenzione alla definizione delle tariffe da riconoscere per le prestazioni erogate e al meccanismo con il quale saranno effettivamente riconosciute. Il rischio è che¸ per alcune peculiarità tipiche dell’ambito delle dipendenze¸ si compromettano gli sforzi sostenuti finora e si rendano insostenibili dal punto di vista economico i nuovi servizi accreditati. Allo scopo di garantire servizi efficaci¸ è necessario concludere il processo di accreditamento superando l’adozione degli standard regionali (seppure adeguati a diversi ambiti sanitari)¸ verso criteri adatti all’organizzazione dei servizi in questione.

All’iniziativa sono stati invitati:

Alessio D’Amato: Responsabile della Cabina di Regia SSR.

Antonio Mazzarotto: Dirigente Area Politiche per l’Inclusione.

Marta Bonafoni: Consigliere Regionale (accompagna il percorso sin dall’inizio).

Operatori dei Servizi Pubblici per le dipendenze.

Roberto Giordano: Segretario Cgil Roma e Lazio (in apertura saluterà i partecipanti).

Coordina Stefano Regio: Responsabile politiche per le dipendenze – CNCA Lazio

Interverranno:

Tatiana Agostinello: Presidente CNCA Lazio

Germana Cesarano: Presidente CearL

Mirco Pulicari: Riduzione dei Rischi

Michele Pellegrino: Riduzione del Danno

Anna Rita Mareri – Ser.D Rieti

03 Nov, 2017

“Verità e giustizia per Daphne”. Appello della stampa mondiale

Francesca Caferri, La Repubblica

Quando l’auto su cui viaggiava Daphne Caruana Galizia è esplosa a pochi metri dalla sua casa, il 16 ottobre a Malta, il contatore del Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) con sede a New York ha fatto uno scatto, portando a 32 i giornalisti uccisi nel 2017: Daphne dopo Ali Nur Siad, ucciso a Mogadiscio, Somalia.

Hawker Faisal Mohammed, morto in Siria e Edgar Daniel Esqueda Castro, freddato in Messico e tanti altri in India, Yemen, Russia, solo per citare i Paesi dove negli ultimi mesi sono stati uccisi più giornalisti.

02 Nov, 2017

Sociale, dalla Regione 5,5 milioni di euro contro le disuguaglianze

Ancora un Bando per chi è più in difficoltà e per dare speranza al futuro di tante persone, quello presentato oggi dal Presidente Zingaretti e dall’Assessora Visini.

Non lasciare nessuno da solo e organizzare la rete del sociale, che nel Lazio aveva sofferto negli anni passati, è stato il grande lavoro svolto in questi anni dalla nostra amministrazione. Un passo avanti che oggi consegna 45 progetti e 77 servizi, per un totale di 5,5 milioni di euro solo per questa seconda edizione, e una rete capillare organizzata per usare al meglio le risorse a disposizione sui territori.

Associazioni, fondazioni, volontariato, imprese e cooperative le realtà destinatarie del bando, quelle che nel corso del tempo hanno mantenuto con passione e responsabilità un protagonismo da valorizzare e sostenere. E’ anche e forse soprattutto in questo modo che si può contrastare ogni forma di intolleranza e di odio verso gli ultimi, per ricostruire invece il senso di comunità di cui ha bisogno il Paese.

Dalla Regione Lazio,ancora una volta, un esempio virtuoso di governo.

02 Nov, 2017

La scuola di razzismo nella sede di Forza Nuova a Roma: “Picchiate i bengalesi”

Federica Angeli e Giuseppe Scarpa, La Repubblica

Minorenni a scuola di razzismo e indottrinati all’odio nella sede di Forza Nuova di via Amulio nella Capitale. Si possono sintetizzare così le 352 pagine dell’informativa dei carabinieri del Ros che hanno portato la procura di Roma a chiedere il rinvio a giudizio per il prossimo gennaio per “incitamento all’odio razziale” di diversi esponenti del movimento neofascista.

Quello che raccontano le carte allegate al fascicolo firmato dal pm Sergio Colaiocco dà uno spaccato di quanto il movimento di estrema destra punti tutto sui giovani. “A me la cosa che interessa di più so’ i ragazzini, i ragazzini “, dice uno dei leader della sede storica romana di Forza Nuova. Giovani reclute da crescere nell’odio e che sfuggono all’educazione di madri e padri, cambiano umore, si fidano ciecamente dei dettami dei leader del movimento. Ci sono i genitori di alcuni ragazzini che frequentano la sezione del partito che chiamano disperati i responsabili del movimento: “Noi non esistiamo più – dice il padre di un 17enne in una conversazione intercettata dai carabinieri nel 2014 – Esistono solo il partito e i capoccioni del partito, noi genitori non contiamo un c…”. Il figlio ha incassato due denunce per affissioni abusive di cartelloni di Fn. E si lamenta col responsabile: “Sarà il caso di non utilizzare più i minori per queste cose? È la seconda denuncia nel giro di dieci giorni”. Lo esorta, poi, a insegnare loro ai ragazzi come comportarsi “perché tanto mio figlio, se io gli dico di non andare a fare le affissioni, da una parte gli entra dall’altra parte gli esce (…) perché secondo loro esistete solo voi”.

Non solo affissioni e volantinaggio ma anche pestaggi. I militari del Raggruppamento operativo speciale hanno anche raccolto la testimonianza di un altro padre che aveva scoperto che suo figlio diciassettenne aveva partecipato a un “Bangla tour” (così è stato battezzato il pestaggio di cittadini bengalesi). L’uomo ha spiegato agli investigatori di aver deciso di mandare “il suo ragazzo” sul lettino di uno psicologo “perché era necessario ricorrere a cure specialistiche per gestire gli scatti d’ira e l’odio sviluppato ” nei mesi in cui aveva frequentato la sezione.

E infatti i militari scrivono che “proprio l’indottrinamento nei confronti dei minori, a cui i capi (di Forza Nuova, ndr) puntano in maniera particolare, è risultato profondo”. Nelle carte si legge che all’interno della sezione di Fn in via Amulio si insegna “l’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali e religiosi, nonché il ricorso alla violenza come mezzo di risoluzione delle controversie “. I bengalesi sarebbero le vittime prescelte dei pestaggi da parte dei ragazzi dell’estrema destra, come documentato nel 2013 da un’inchiesta di Repubblica da cui è nata l’indagine della magistratura durata due anni che oggi chiede di mandare a giudizio molti estremisti di destra. Tant’è che diversi cittadini del Bangladesh sentiti dai carabinieri hanno rappresentato il terrore di frequentare le vie intorno alla sede del movimento neofascista nel quartiere Tuscolano: “Frequenti le aggressioni – annotano i Ros – nei confronti di cittadini bengalesi, tanto che alcuni degli escussi hanno affermato addirittura di evitare di frequentare quella zona (intorno alla sede di Fn, ndr) proprio per il timore di incappare nelle aggressioni “.

Dal 2011 al 2014, ricostruiscono gli investigatori, 59 cittadini bengalesi sono stati medicati per aggressioni fisiche al pronto soccorso del Vannini, l’ospedale che si trova ad appena un paio di chilometri dalla sede di Fn di via Amulio. Gli inquirenti hanno selezionato venti vittime di pestaggi e molti di loro hanno spiegato “di aver subito aggressioni prive di apparenti motivi ad opera di italiani, riuniti in gruppi, aggressioni caratterizzate da particolare violenza anche ricorrendo all’uso di bastoni”.

La pericolosità dell’indottrinamento di giovanissimi è tracciata in modo netto nell’informativa con cui si chiede il rinvio a giudizio di diversi esponenti di Forza Nuova. Quanto raccolto dai militari del Ros infatti, si legge nelle carte, “evidenzia come l’attenzione del gruppo si concentrino sull’attività di indottrinamento dei giovani sin dall’età adolescenziale, al fine di meglio coinvolgerli in una devota condivisione di intenti
dettati dal movimento e ai quali ispirare la propria militanza e la propria vita”. Meglio se non maggiorenni.

Ancora. “Tale capacità di trasportare i minori in un contesto caratterizzato da dettami rigidi e intriso di odio e razzismo – sottolineano gli inquirenti nell’informativa – evidenzia la portata reale della pericolosità di un gruppo che riesce così a radicarsi negli aderenti sia da un punto di vista ideologico che comportamentale”.

01 Nov, 2017

Consiglio Regionale

Martedì 5 dicembre 2017, ore 11

All’ordine del giorno figurano i seguenti punti, come integrati (pdc 76 e pl 320) dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari del 29 novembre 2017:

– testo unificato “Disposizioni per favorire la mobilità nuova” delle proposte di legge nn. 190 e 192 del 2014;
– proposta di legge n. 398 del 20.09.2017, “Modifiche all’art. 4 della LR 32/1998 (Disciplina della raccolta e della commercializzazione dei funghi epigei spontanei e di altri prodotti del sottobosco) e ss.mm.”;
– proposta di legge n. 343 del 22.09.2016, “Disposizioni relative al turismo equestre, ai centri ippici, all’ippoterapia e all’attività assistita con gli equidi;
proposta di deliberazione consiliare n. 76 del 19 dicembre 2016 (di iniziativa della Giunta): “Legge regionale 21 luglio 2003, n. 20 (Disciplina per la promozione e il sostegno della cooperazione). Articolo 4 ‘Piano triennale per la cooperazione’. Approvazione – Annualità’ 2016/2018;
– proposta di legge regionale n. 320 del giorno 9 marzo 2016, di iniziativa dei consiglieri Fichera, Lupi, Fardelli, Lena e Abbruzzese: “Modifiche alla legge regionale 6 dicembre 2004, n. 17 (Disciplina organica in materia di cave e torbiere e modifiche alla legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 ‘Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo’ e successive modifiche)”.

31 Ott, 2017

Ostia, dal M5S a CasaPound: il clan Spada cambia cavallo

Marco Franchi, Il Fatto Quotidiano

CasaPound continua a marciare su Ostia. A pochi giorni dal voto nel X Municipio di Roma il partito di estrema destra continua la propria campagna elettorale. sul litorale romano. “Siamo già al 10 per cento, ” ha affermato il candidato Luca Marsella. E anche oggi saranno in piazza: “Saremo a Nuova Ostia per una manifestazione che abbiamo organizzato insieme ai residenti contro gli sfratti e l’abbandono al degrado del quartiere popolare”.

30 Ott, 2017

Mafie e giornalismo: rafforzare sistema e lotta alla precarietà

Occorre rafforzare il sistema, creare le condizioni affinchè vi sia sicurezza e quindi rimuovere tutti gli elementi di precarietà, anche e soprattutto economico-lavorativa, che indeboliscono l’intero settore ed espongono a maggiore ricattabilità i giornalisti.

I dati di “Allarme Roma. Dossier sulle​ ​minacce​ ​e​ ​gli​ ​attacchi​ ​ai​ ​giornalisti​ ​che​ ​operano​ ​nel​ ​Lazio​ ​e​ ​nella​ ​Capitale” stilato dall’associazione Ossigeno per l’Informazione ci dicono che c’è un aumento molto preoccupante delle intimidazioni, con picchi nella Capitale fino al 30% in più nel 2017.

Un allarme che le istituzioni hanno il dovere di registrare per agire, mettendo in campo in primis nei media un massiccio rafforzamento dei contenuti legati alla legalità e all’antimafia, ma anche e parallelamente una formazione che parta dalle scuole per poter incidere sul piano culturale.

In ultimo è anche molto importante il ruolo delle Istituzioni durante i processi, auspicando che la Regione Lazio si costituisca sempre parte civile a fianco dei giornalisti. Una battaglia come questa si vince solo con un gioco di squadra che non lascia indietro nessuno.