Marta Bonafoni

Quarto suicidio in carcere nel 2025, servono misure urgenti

Apprendiamo oggi la notizia del quarto suicidio in carcere dall’inizio dell’anno, avvenuto nella casa circondariale di Regina Coeli, che certifica una situazione ormai insostenibile per le persone recluse.
Condivido le parole del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, che lancia un appello affinché chi opera in carcere sia messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio difficile compito dignitosamente e al meglio, individuando anche situazioni di estrema fragilità che possono spingere a togliersi la vita.
Quella stessa dignità deve inoltre essere assicurata ai detenuti, che invece continuano a vivere in un contesto drammatico, fotografato da ultimo dai dati forniti dal Dap al 31 dicembre 2024: In Italia si registra un tasso di affollamento sui posti effettivamente disponibili pari al 132,5%, mentre nel Lazio il tasso di affollamento è del 146% sui posti effettivamente disponibili.
Servono quindi interventi urgenti e risolutivi affinché il carcere diventi finalmente ciò che prevede la nostra Costituzione: un luogo di recupero finalizzato al reinserimento nella società. Non un posto dove si perde la speranza e la vita.

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