Lucha y Siesta salvata dalla Regione Lazio. La casa delle donne non sarà più sfrattata
26 Agosto 2021 – di Fulvio Fiano
Dopo due anni di timori arriva il lieto fine per il centro antiviolenza Lucha y Siesta. Alla terza chiamata dell’asta per l’immobile di via Lucio Sestio, l’ex deposito Atac che ospita l’associazione femminista è stato aggiudicato alla Regione Lazio, che permetterà gratuitamente alle attiviste di restare nella sede dove oltre 150 donne vittime di violenza hanno trovato rifugio dal 2008 a oggi e altre 1.200 sono state accompagnate verso l’emancipazione da situazioni familiari a rischio.
Esulta la maggioranza Pd alla Regione, che aveva stanziato 2,4 milioni di euro per rilevare l’immobile (ma il prezzo di acquisto, fissato a 2,6 milioni inizialmente, non è stato reso noto), mentre le opposizioni attaccano sull’utilizzo di denaro pubblico.
Il centro al Tuscolano, come i depositi di piazza Ragusa e di piazza Bainsizza, era stato messo all’asta nel 2019 all’interno del concordato preventivo con cui Atac ha scongiurato il fallimento. A marzo dello stesso anno una mozione approvata in consiglio regionale aveva impegnato la Regione ad aprire un tavolo col Comune di Roma per evitare la chiusura e la vendita dell’immobile. Poi, come detto, è arrivato lo stanziamento di 2,4 milioni con un emendamento firmato da dieci consiglieri di maggioranza. Deserte le prime due aste, ieri l’aggiudicazione: «Un’operazione inedita figlia della buona politica di un rapporto virtuoso tra istituzione e attiviste – esulta la capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio Marta Bonafoni, prima promotrice dell’iniziativa –. Oggi è una giornata storica per le cittadine di Roma». […]