Marta Bonafoni

I sovranisti di Bannon riconsegnano le chiavi

26 luglio 2021 – di Redazione

“L’immagine del trasloco definitivo di Harnwell dalla Certosa di Trisulti, rappresenta per Trisulti Bene Comune la reale partenza per un nuovo cammino. «Un cammino da percorrere insieme alle Comunità locali per far tornare la Certosa un bene di tutti», si legge in una nota diffusa oggi. «Non solo con una volontà di protezione e valorizzazione di un bene che ha un valore storico ed artistico, ma anche e soprattutto con l’impegno a farla tornare alla fruizione libera dei cittadini come punto centrale di un tessuto economico e sociale vivo ed attivo. E perché possa continuare a essere il faro di spiritualità che ha sempre rappresentato», precisa il documento. […]

«‘Prepariamoci a una marcia della liberazione della Certosa di Trisulti’, avevano scritto qualche giorno fa su Facebook le Comunità Solidali della provincia di Frosinone. Stamattina ci danno la notizia più bella: finalmente le chiavi della Certosa sono state riconsegnate». E’ della capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio Marta Bonafoni il primo commento alla felice conclusione della vicenda. «Una notizia che aspettavamo da tempo, dopo la decisione del Consiglio di Stato che a marzo aveva confermato la posizione del Ministero della Cultura annullando la concessione della Certosa all’associazione fondamentalista cattolica Dignitatis Humanae Institute. Il braccio politico italiano di Steve Bannon, col suo sogno sovranista nel cuore dell’Europa, è stato disarcionato, finalmente quel luogo di bellezza e cultura è stato liberato, restituito, e oggi Benjamin Harnwell lascerà il monastero. Un epilogo reso possibile grazie all’intervento del ministero – i cui funzionari oggi saranno a Trisulti per l’inventario dei beni – ma anche grazie alla costante mobilitazione delle reti di cittadine e cittadini, comitati e associazioni che in questi anni non si sono mai arrese alla consegna di un patrimonio storico e culturale dal valore inestimabile al fanatismo nazionalista. Da oggi il nostro impegno sarà rivolto al futuro, per una Certosa di Trisulti aperta a tutte e tutti, patrimonio collettivo, bene comune la cui ricchezza non può e non deve restare confinata a pochi addetti ai lavori, ma divulgata e conosciuta con progetti di rilancio e progettazione partecipata con le comunità locali. Per valorizzare il contributo dato dalle associazioni in questi anni e renderle protagoniste di una nuova stagione ancora tutta da scrivere», conclude la consigliera Bonafoni”.

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