Marta Bonafoni

Pisapia, il Campo Progressista e la forza di un sorriso collettivo

La cultura che è un bene comune e che vuol dire conoscenza, quindi anche il rispetto delle differenze. “Io che mi occupo di Terra”, e l’esperta di energie che sottolinea: c’è energia positiva in questa sala!

L’inclusione e la cittadinanza, con la vergogna della legge sullo ius soli che “riposa” al Senato. E quel fermento che sale nel Paese e profuma di donne, e di un nuovo femminismo che chiede e include.

La periferia nella bellezza della voce di Giorgia che vibra: “Venite a farvi una passeggiata a Corviale, a noi ce piace sta co’ la gente”.

Il lavoro qualificato e il reddito minimo, che se non ci sono né l’uno né l’altro “le mafie ringraziano”. Con la bracciante che racconta commossa di quella collega che “come fai a ribellarti se quei 18 euro al giorno sono gli unici che entrano a casa a fine mese”.

E quindi fuori il welfare dal patto di stabilità. E sotto con un nuovo centrosinistra che inizi dalla lotta alle disuguaglianze.

#LaPrimaCosaBella è stata forte e piena. Di gentilezza, di allegria.

Bella perché ha la forza di dire che non è esattamente la prima, perché di cose belle intorno a noi ce ne sono a bizzeffe, solo a volerle guardare.
Bella perché è solo l’inizio. Perché in 1500 oggi abbiamo detto sì: partiamo.

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