Marta Bonafoni

Gallino, nel suo pensiero la Resistenza della sinistra

Quando ho sentito a Bruxelles la notizia della morte di Luciano Gallino mi è tornata in mente un`immagine della più bella autobiografia mai scritta, Dei miei sospiri estremi di Luis Bunuel. Verso la fine del libro e della vita, ormai ottuagenario, il grande maestro surrealista, “ateo per grazia di Dio”, racconta un sogno, quello di uscire qualche volta dal cimitero per andare soltanto fino all’edicola, comprare l’ultima edizione e vedere a che punto sia giunta la follia del mondo. Fino agli ultimi mesi, ormai provato dalla malattia, dalle operazioni e dai ricoveri, Luciano Gallino è rimasto un uomo profondamente appassionato al futuro del nostro Paese, dell’Europa, del mondo.
Curzio Maltese, Il Fatto Quotidiano

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