Marta Bonafoni

Il Viminale chiarisca cosa sta accadendo al Cara di Castelnuovo di Porto

Ancora una volta ci troviamo a dover commentare notizie poco chiare che arrivano dall’interno di un Cara, Centro per Rifugiati e Richiedenti Asilo. Un luogo dove la trasparenza e i diritti dovrebbero essere al centro dell’attenzione e dell’impegno delle istituzioni e del governo.

A quanto ci riferiscono alcuni operatori di Castelnuovo dalle 8 di questa mattina all’interno del Cara è in corso una protesta dei migranti che ha avuto momenti di altissima tensione nelle scorse ore, ci sarebbero state delle cariche violente da parte della polizia. Almeno uno dei rifugiati, un diabetico, sarebbe finito in ospedale nel corso degli scontri.

Voci riferiscono di altri migranti ricoverati, ci sarebbero dei anche trattenuti. Troppi condizionali, troppa poca informazione esce da un luogo posto sotto la tutela del Ministero degli Interni. A quanto pare la protesta sarebbe esplosa in coincidenza con il cambio di gestione del servizio interno al Centro. Non è soltanto il ritardo nell’erogazione del Pocket Money ad aver alzato la tensione, come peraltro confermato dallo stesso direttore del nuovo gestore Auxilium.

a quello che ci hanno riferito, dall’interno del Cara gli ospiti si sarebbero anche visti eliminare l’autobus in grado di farli spostare dalla struttura, non ci sarebbe più un’ambulanza a loro disposizione, la stessa qualità dei pasti sarebbe molto peggiorata. Diritti umani negati, insomma.

È vero tutto questo? Corrisponde al vero che la polizia questa mattina abbia caricato e che ci siano dei migranti in ospedale? Ci sono dei trattenuti? Auspico davvero a breve un intervento chiarificatore da parte del Viminale, che lo stesso governo si impegni a ripristinare immediatamente condizioni umane dignitose all’interno della struttura.

Più in generale, oggi da Castelnuovo ci arriva la conferma che le politiche sulle migrazioni e sugli immigrati dell’Italia vanno riformate dalla prima all’ultima.

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