Marta Bonafoni

Femminicidio, ripartiamo dalle nuove generazioni

“Mai più violenza – Mai più complici”, il progetto promosso dalla Consulta femminile regionale per le Pari opportunità conferma che la via intrapresa dalla giunta Zingaretti e dalla sua maggioranza per prevenire e combattere la violenza di genere, è un percorso articolato fatto di diversi e significativi passaggi.

Il  femminicidio è un reato che va affrontato con politiche di prevenzione, formazione e con l’applicazione degli strumenti legislativi. Lo scorso luglio come gruppo Per il Lazio, abbiamo portato e fatto approvare in Consiglio regionale, una mozione passata all’unanimità. Ma l’impegno più grande e difficile da mettere in campo, proprio come quella mozione affermava è quello culturale che investa le nuove generazioni di ragazze e i ragazzi, e trasmetta loro il ripudio di ogni forma di violenza e per un nuovo diritto di  cittadinanza.

Per questo il progetto della consulta che coinvolge gli studenti e attraverso il teatro li porta ad  approfondire i risvolti sociali, culturali ed il dramma umano delle donne colpite dalla violenza di genere, coinvolgendo anche le loro famiglie e la cittadinanza,  è un passaggio importante del capillare lavoro da fare per diffondere la cultura della non violenza in ogni ambito.

Motivare le giovani generazioni ad essere protagoniste del cambiamento e nel frattempo inviare un messaggio forte all’intera cittadinanza sono gli obiettivi primari di questo progetto, che ha saputo mettere in campo un network di istituzioni, ministero dell’Istruzione, presidenza della Repubblica, presidenza del Consiglio dei ministri, Senato e Camera dei deputati, e ovviamente regione Lazio, impegnate ognuno per il proprio segmento a sostenere e dare forza alla campagna “Mai più complici”.

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