Fermenti Romani: una maratona per una città possibile
“Una lunga maratona quella che si è tenuta ieri, un racconto dettato direttamente dai protagonisti, dalle tante realtà e dalle voci che da anni si impegnano sul nostro territorio e producono risposte e visioni per la città.
“Fermenti Romani” è partito da alcune consapevolezze: l’insufficienza che sta accompagnando il percorso di Roma verso le amministrative del 2021, lontano anni luce dal grido di dolore e dalla ferita che la città sta provando, e la convinzione che, in quello che sta accadendo, esistano anche delle reazioni, delle soluzioni in grado di costruire un nuovo futuro.
Con l’orecchio a terra in città, abbiamo messo al centro del processo le idee e le proposte, in una sommatoria di risposte che promuovono una progettualità, una visione di futuro che parla di transizione ecologica, di lotta alla disuguaglianze, di una nuova società più inclusiva e più giusta.
L’incontro, partecipatissimo, aperto da Marta Bonafoni – Consigliera della Regione Lazio e Presidente di Pop – e Rossella Muroni – parlamentare e componente dell’ufficio di presidenza di Green Italia – ha visto alternarsi tantissime realtà impegnate nell’associazionismo, perimetro che va ben oltre i confini dei partiti.
Sul palco virtuale, erano presenti, per la prima parte: Monsignor Gianpiero Palmieri della Diocesi di Roma, Giuseppe De Marzo della Rete dei Numeri Pari, Simone Sapienza dei Radicali Roma.
L’accento, è stato posto sul bisogno e la necessità di un realismo vero, di una voglia di partecipazione e di dialogo non dissimulato, dell’esigenza, sempre più marcata, di strumenti di coinvolgimento, capaci di riportare al centro della vita delle persone la realtà che in questo momento difficilissimo Roma sta vivendo.
A coordinare ed introdurre la vitalità e la generatività delle realtà locali, Annalisa Corrado ed Enrico Fontana. A rappresentarle: Marianna Panzarino attivista ambientale dei Fridays For Future, Luigia Mirella Campagna di Tutti per Roma. Roma per tutti, Sebastiano Venneri del Grab, Andrea Zampetti di Caritas Roma, Luca Blasi di Oltre Aniene, Fabrizio Coresi di ActionAid, Maura Cossutta della Casa Internazionale delle Donne, Stefania N’Kombo della Link Roma, Valentina Marini del Teatro Biblioteca Quarticciolo, Dario Minghetti del Fusolab, Massimo Vallati di Calciosociale onlus e Katiuscia Eroe della Coalizione per i Beni Comuni.
Dodici realtà, un’unione di più voci in un unico coro, per costruire una proposta che possa convincere, migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine e proiettare Roma nel futuro. Un confronto largo e profondo per disegnare un progetto di città progressista, ecologista, femminista, solidale, giusta, sapiente, accogliente e che sia in grado di tornare a dialogare anche con le altre grandi capitali europee.
La sessione conclusiva, la Tavola Rotonda, ha visto ospiti, Giovanna Melandri di Human Foundation, Leonardo Becchetti dell’Università di Tor Vergata, Emma Amiconi della Fondazione per la Cittadinanza Attiva, la vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein e Fabrizio Barca del Forum Disuguaglianze Diversità.
Sguardi e orecchie, una messa a disposizione di riflessione per il futuro, per allargare il ragionamento ed affrontare le tante dinamiche che Roma vive e che, in questo momento, sono ancora più accelerate a seguito della pandemia.
Siamo chiamati a rivedere i tempi e gli spazi della nostra città, in quella che è “la sfida delle sfide” a partire dai temi fondamentali: dalla corretta gestione del ciclo dei rifiuti, alla mobilità sostenibile, dalla lotta alle disuguaglianze, al verde urbano, dal modo per far tornare la Capitale attrattiva per investitori e turisti a quello per valorizzare la sua vocazione di città della ricerca e della conoscenza.
Un cammino appena iniziato, ma che già guarda al domani.
Il prossimo passo? Continuare a incontrare e farci ispirare dalle buone pratiche realizzate dalle energie civiche, Municipio per Municipio, rimettere in connessione i servizi, la politica, la piacevolezza di vivere a Roma in un percorso lungo ma necessario, per far tornare i romani a innamorarsi di nuovo di questa città”.
Così in un comunicato Pop – Idee in Movimento e Green Italia