Bene Protocollo servizi sociali educativi e sanità
Oggi in Giunta è stato approvato il Protocollo tra Regione Lazio, Anci Lazio, Centrali Cooperative, Forum Terzo Settore, CNCA e Sindacati che recepisce le disposizioni previste dall’art. 48 del decreto legge “Cura Italia”, quello che si occupa dei servizi educativi, sociali e socio-sanitari.
E’ una grande notizia perché siamo la prima regione a sancire un accordo di tale portata, una vittoria molto importante ottenuta tramite un lavoro sinergico tra Regione, centrali cooperative, Forum del Terzo Settore, ANCI e sindacati.
In particolare, attraverso il Protocollo: vengono previste diverse modalità per garantire le attività dei nidi d’infanzia, dei servizi scolastici per alunni con bisogni educativi speciali e per i centri diurni, così come viene assicurata la ripartenza dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari che avevano subito dei blocchi.
Attraverso l’utilizzo di nuove strumentazioni tecnologiche e l’implementazione della co-progettazione in tutti i contesti possibili, cerchiamo di dare finalmente completa applicazione al principio di sussidiarietà, imparando dalle molte esperienze di buone pratiche che ci sono nel Terzo Settore e che vanno fatte diventare sistema.
Il Protocollo assicura, poi, la completa sicurezza contro i rischi da contagio sia per gli utenti che per le lavoratrici e i lavoratori maggiormente esposti.
Per quanto riguarda le misure economiche, il Protocollo prevede e assicura ai lavoratori la garanzia della normale retribuzione attraverso l’intervento delle cooperative sociali che si impegnano a limitare i danni economici causati dall’emergenza sanitaria.
Vengono assicurate la fatturazione e l’incasso da parte delle stesse cooperative del 100% dei budget contrattuali previsti. Questa è una misura fondamentale per salvaguardare i lavoratori perché, in questo modo, vengono assicurati i salari e si ovvia al problema della difficoltà per i lavoratori del sociale di accedere agli ammortizzatori sociali.
Di fatto, viene garantita la pari dignità dei lavoratori del privato sociale rispetto a quelli pubblici.
Da ultimo, le norme previste dal protocollo verranno applicate da tutti i Comuni del Lazio, portando quindi ad una parità di trattamento dei cittadini, senza distinzione alcuna. Non possiamo permettere che il virus accentui le disuguaglianze e il nostro impegno sta andando fin dall’inizio proprio in questa direzione.