Il Mibac fermi il declassamento dell’Appia Antica
Con la riorganizzazione del Mibac – ministero per i Beni e le Attività culturali – il Parco archeologico dell’Appia Antica non esisterà più e sarà declassato e accorpato alla Soprintendenza speciale di Roma, già ricca di deleghe e impegni prioritari nel territorio capitolino.
Una decisione che avrà ripercussioni pratiche sulla Regina Viarum e che romperà la sinergia con il Parco regionale, innescando ambiguità e difficoltà per ciò che riguarda le competenze archeologiche e la tutela ambientale, comportando il blocco – come affermato dal direttore Quilici – dei progetti per i restauri urgenti (4 milioni di euro) e dei protocolli d’intesa con i Comuni per la valorizzazione.
Mi associo all’appello lanciato dai cittadini su change.org ‘Stop alla controriforma del ministero dei beni culturali’ ed auspico che il ministro Albero Bonisoli – nel rispetto ognuno dei propri ruoli – instauri un confronto con la Regione Lazio e con gli altri livelli istituzionali affinché si possa arrivare ad una riformulazione della riforma che risponda, in modo più adeguato, alle esigenze ed alle peculiarità territoriali.