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Un provvedimento anti-poveri, che lascia senza ombra di dubbio, senza parole e senza apertura a qualsivoglia forma di civismo, solidarietà, sostegno e aiuto.

Un vademecum per garantire la convivenza civile e la qualità della vita, questo secondo l’amministrazione di Tivoli è quanto si persegue attraverso la votazione del nuovo regolamento di polizia urbana, che, al punto “n” tra i comportamenti vietati e sanzionati fa rientrare anche quello di “raccogliere questue ed elemosine per qualsiasi motivo causando disturbo ai passanti” il c.d. “ accattonaggio molesto” come si legge nella nota.

Una decisione che lascia sgomenti, in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui la crisi economico-sanitaria ferisce e colpisce senza sosta i più deboli, radicati in uno stato di povertà assoluta e che adesso vedono ledersi anche il loro diritto alla dignità umana.

Il contrasto alle disuguaglianze, la lotta alla povertà e l’innalzamento della dignità umana come diritto attraverso politiche di inclusione e di integrazione, devono essere finalità perseguite senza tentennamenti.

Dobbiamo unirci tutte e tutti insieme alla richiesta di dire basta ad ogni forma di intolleranza, ipocrisia e bilanciamento di interessi: per questo ho firmato la petizione lanciata su change.org (http://chng.it/CkpTdzrk) e mi unisco convintamente all’appello lanciato dalla Cgil Rieti Roma Est valle dell`Aniene, dalla Cisl Roma Capitale e Rieti e dalla Uil del Lazio per chiedere subito la cancellazione di tale norma.

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