Coronavirus: la responsabilità collettiva ci distingua

Coronavirus: la responsabilità collettiva ci distingua

Nella giornata di ieri, anche nel Lazio è arrivata l’Ordinanza presidenziale in merito alle ‘Misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019’.

Con questa misura viene imposto a tutte le persone che nei 14 giorni antecedenti al DPCM 8 marzo 2020 abbiano fatto, stanno facendo o faranno ingresso nella Regione, dalle “zone rosse” (Lombardia, province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia), di comunicarlo al numero 800.118.800 che si coordina con il dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente in raccordo con il medico di medicina generale (MMG) o il pediatra di libera scelta (PLS).

Le misure prevedono inoltre di osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibili per eventuali attività  di sorveglianza per favorire la valutazione del dipartimento di prevenzione. Disposta inoltre la sospensione delle attività di piscine, palestre e centri benessere fino a nuove disposizioni. 

Obblighi che devono essere rispettati da tutti, tanto che l’ordinanza dispone che “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli  obblighi di cui al presente provvedimento è punito ai sensi dell’art. 650 del c.p.”

Regole chiare, precise, per limitare il rischio di contagio. Regole che vanno rispettate, in un momento di emergenza per evitare aggregamenti di persone, per evitare una potenziale quanto inevitabile diffusione del virus. 

Il mio appello va a tutta la collettività. Dobbiamo renderci conto che con ogni nostra scelta e azione possiamo decidere per gli altri: la responsabilità, in questo critico momento, è l’unica chiave per affrontare questo virus, per combatterlo  e sconfiggerlo. Il buon senso e il rispetto delle regole devono contraddistinguerci. 

Non possiamo permetterci di coprirci gli occhi e tapparci le orecchie, non interessandoci delle raccomandazioni. Questo è quanto mai necessario, oltre che per noi stessi e per i nostri cari, per tutti.

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