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Riteniamo di assoluta gravità quanto ci annuncia il direttivo della Casa Internazionale delle Donne in merito a ciò che gli è stato trasmesso dall’assessora Rosalba Castiglione, ovvero il respingimento della memoria consegnata a fine gennaio scorso dalle donne della Casa internazionale e la revoca della Convenzione che regola il rapporto con Roma Capitale.

Nulla sembra valere un’esperienza che porta con sé un pezzo importante della storia femminista dell’intero Paese e che malgrado le difficoltà e gli ostacoli che un’amministrazione miope continua a produrre è capace di sostenere numerosi servizi utili.

L’annuncio inoltre, fatto alla vigilia di agosto e dopo ben sette mesi di silenzio nel merito delle proposte, ricalca la superficialità con cui l’amministrazione continua a trattare il tema, rendendo ancora più difficile la possibilità di trovare insieme una soluzione efficace per il mantenimento di una realtà indispensabile.

C’è da capire quali siano le intenzioni della sindaca e dell`assessora, se abbiano in mente la chiusura della Casa Internazionale delle Donne. Per questo sosteniamo con forza la richiesta del direttivo del Buon Pastore di accoglimento della fase di transazione che possa chiudere definitivamente la questione del debito dovuto a Roma Capitale.

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