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Hanno rivendicato la loro indipendenza culturale contro ogni tentativo di censura dell’amministrazione comunale che, di fatto, li ha cacciati da piazza San Cosimato, mettendo a bando l’area e ponendo fine a una delle esperienze culturali più belle di Roma. Il bando dell’Estate Romana conteneva per di più una clausola secondo la quale gli operatori che lo vincono non possono criticare in nessun modo l’amministrazione ne’ gli amministratori. I ragazzi del Cinama America hanno deciso così di non partecipare per rivendicare la loro autonomia culturale, trasferendo la rassegna altrove e dando vita a un progetto alternativo all’estate romana dal titolo Mille piazze.
La loro risposta si tradurrà in 185 notti di proiezioni, 2.700 sedute a ingresso gratuito e 3 maxi schermi nelle periferie romane, da Ostia, a Valle Aurelia, a Tor Sapienza. Contro le tante luci che l’amministrazione a 5 Stelle sta spegnendo in questa città, ponendo fine a esperienze di grande valore, senza alcun riconoscimento del percorso fatto, c’è ancora chi lotta per accenderne altrove

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