Fiumicino: consiglieri allontanati da polizia locale, inaccettabile
È inaccettabile quello che è successo ieri al comune di Fiumicino. Due consiglieri comunali di opposizione Ezio Di Genesio Pagliuca e Angelo Petrillo, costretti ad allontanarsi dagli agenti di Polizia Locale dall’aula consiliare che era riunita a porte chiuse. La deriva securitaria del Governo Meloni sta prendendo un pò troppo la mano ed evidentemente si riverbera anche negli Enti Locali.
Il sindaco di Fiumicino ha tutto il diritto di fare riunioni riservate e a porte chiuse ma non certo nella Sala Consiliare, sala istituzionale per eccellenza, non permettendo a consiglieri comunali di opposizione, eletti dal popolo, di prenderne parte. Per di piú utilizzando a difesa della sala, il personale della Polizia Locale che a Fiumicino è sotto organico, come piú volte evidenziato. Agenti di polizia locale che invece di essere utilizzati per servizi legati al traffico, all’urbanistica, alla tutela dei cittadini, servizi fondamentali per tutta la cittadinanza, vengono invece utilizzati dal sindaco e dalla sua Giunta per difendere la segretezza di una riunione.
Ma di cosa si discuteva in questo incontro a porte chiuse? È vero che l’argomento di tale riunione fosse il Porto di Fiumicino? Perchè tutta questa segretezza allora? Nella commissione trasparenza richiesta dall’opposizione nella scorsa settimana sono stati posti vari quesiti, in particolare sulla discussa costruzione del muro che impedisce l’accesso alla spiaggia. Le risposte in quel caso sono state molto lacunose da parte dell’Amministrazione Comunale. Ed oggi, forse, ne capiamo il motivo.