Marta Bonafoni

Suicidio in carcere a Rieti, situazione insostenibile

La notizia dell’ennesimo suicidio in carcere, avvenuto nella casa circondariale di Rieti, mostra chiaramente una situazione insostenibile, come denunciano da tempo associazioni, organizzazioni sindacali, le stesse persone recluse.

Il sovraffollamento cronico, unito alla mancanza di servizi e percorsi adeguati e al caldo di questi giorni rendono la condizione delle carceri esplosiva. Una situazione che offende la dignità della persona. Servono risposte concrete e celeri, non il silenzio con cui il Governo Meloni mostra distacco e indifferenza. E servono iniziative e percorsi anche a livello locale, perché carcere e società dialoghino.

Bene fa il PD di Rieti, in questo senso, a chiedere a gran voce al Sindaco della città di procedere alla nomina di un Garante dei Detenuti, che possa consentire non solo di comprendere meglio quale sia la reale situazione all’interno dell’istituto penitenziario, ma anche e soprattutto di favorire il dialogo tra carcere, mondo associativo, realtà cittadine.

Perché il carcere diventi finalmente ciò che prevede la nostra Costituzione: un luogo di recupero finalizzato al reinserimento nella società. Non un posto dove si perde la speranza e la vita.

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