Per un’università inclusiva e sicura
Il prezioso lavoro condotto da Sinistra Universitaria Sapienza e l’indagine “Un altro genere di università” presentata oggi mostrano chiaramente quanto occorra lavorare ancora per rendere l’università un luogo inclusivo e sicuro, attento e pronto a valorizzare e difendere le differenze di ciascuno e ciascuna.
I dati raccolti attraverso il sondaggio anonimo condotto su oltre 1200 studentesse e persone di genere non binario parlano più di tanti discorsi: un terzo di chi ha risposto non reputa l’università un posto sicuro, oltre il 18% dichiara di esser stato oggetto di discriminazioni, 160 persone dicono di aver subito una qualche forma di molestia, 50 persone dichiarano di aver subito all’università violenza sessuale, psicologica o fisica.
Oltre il 65% degli intervistati non sa che alla Sapienza è attivo un centro antiviolenza, mentre il 90% ignora l’esistenza della Consigliera di fiducia.
Sono gli stessi studenti e le stesse studentesse a offrire anche una lettura di questi dati e indicare chiaramente cosa fare e su cosa investire: spazi sicuri, didattica inclusiva, università queer.
Un’ulteriore dimostrazione di come gli uomini e le donne delle istituzioni siano chiamati alla prova dell’ascolto di bisogni e desideri di un’intera generazione che chiede fiducia per poter mettere finalmente alla prova le proprie proposte e richieste.