Marta Bonafoni

“La tua voce conta”, ascoltare studenti

È un quadro che mostra chiaramente la forza della cultura patriarcale nel nostro Paese quello dipinto dall’indagine “La tua voce conta” presentata oggi dall’Unione degli Universitari.

Persino l’università, che dovrebbe esser il luogo della formazione e della cura delle potenzialità per ragazze e ragazzi, diviene spesso il luogo delle molestie, fisiche e verbali. Un luogo insicuro e inadatto a fare ciò che dovrebbe.

È proprio dalla lotta a questa cultura patriarcale che dobbiamo partire per cambiare radicalmente la percezione che studentesse e studenti hanno dell’università. La strada da seguire la indicano le stesse ragazze e gli stessi ragazzi di UDU: rendere i territori in cui studiano sempre più attrezzati a ricevere e gestire segnalazioni di violenza e molestia, investire sui percorsi di informazione e sensibilizzazione, dotare le università di più servizi di ascolto e accompagnamento.

A partire da quegli sportelli antiviolenza negli atenei, che nella nostra regione abbiamo aperto durante gli anni di governo di Nicola Zingaretti e che proprio negli scorsi mesi abbiamo difeso da incertezze e dimenticanze da parte della nuova giunta guidata da Rocca.

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