Disponibile per un campo plurale e inlcusivo
“C’è una vittoria più grande che vincere: è vincere battendo indifferenza, sfiducia, disaffezione, scoramento, disillusione, delusione”. Ha tracciato così il suo obiettivo ieri sera Marta Bonafoni, di fronte a quasi mille persone arrivate a Snodo Mandrione da tutti i territori della Regione (e anche oltre), per ascoltare la sua proposta per il Lazio dei prossimi anni.
Una proposta scandita da parole chiare: radicalità, ascolto, partecipazione. E uno sguardo puntato sull’astensione, “in assoluto primo partito nel Lazio, e non sono solo gli elettori degli altri. O quelli dell’antipolitica. Sono coloro che non trovano più una risposta nella politica. La nostra sfida più grande sta lì: dobbiamo andarli a cercare, ascoltarli, comprendere le loro ragioni”.
Tanti gli interventi sul palco, dal coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità Fabrizio Barca alla vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein, dal sociologo Marco Omizzolo alla scrittrice e giornalista Giulia Blasi. E poi ancora: la deputata di Facciamo ECO Rossella Muroni, la portavoce di Green Italia Annalisa Corrado, l’assessora alle politiche sociali di Roma Capitale Claudia Pratelli e la consigliera comunale e provinciale di Latina Valeria Campagna.
“Chiediamo a gran voce e con convinzione primarie aperte” ha affermato Marta Bonafoni raccogliendo gli applausi di tante e tanti, attiviste e attivisti, amministratori locali, politici e politiche impegnati nelle tante battaglie che hanno visto la consigliera impegnata in questi anni. “Stappiamolo, questo desiderio di diritti, di giustizia sociale e ambientale, di contare nella costruzione del futuro. Dopo dieci anni di un “modello Lazio” che ha raccontato una storia plurale e inclusiva, con donne e giovani in testa, davvero vogliamo accontentarci di una fotografia stretta così: due uomini forse tre, tutti e tre del Pd. E vinca il migliore? Il migliore, anzi il meglio, sta fuori dalle stanze chiuse degli accordi”.
“Desideriamo di più” è lo slogan scelto per la campagna che la vedrà impegnata in un vero e proprio tour, un viaggio nei territori, nelle città e nelle province del Lazio. “Il tour dei desideri per il Lazio che vogliamo”. Primo appuntamento: il 5 luglio a Fiumicino.
“E se alla fine per vincere questa sfida servirà un nome, una faccia, un corpo – ha concluso Marta Bonafoni – vi prometto che io non mi tirerò indietro, neppure questa volta. Perché a quel punto saranno un nome, una faccia, un corpo collettivo. Non io ma noi”.