Apertura Forlanini significa rilancio sanità pubblica
La storia del recupero del plesso dell’ex ospedale San Carlo Forlanini affonda le sue radici parecchio tempo fa. Dopo la chiusura definitiva risalente all’ultimo giorno dell’anno 2008 – che prevedeva il trasferimento delle sue attività e servizi al S. Camillo – si è assistito a un graduale abbandono di diversi Padiglioni del nosocomio, con conseguente perdita di quello che è un patrimonio architettonico, culturale, storico e sociale inimitabile.
Da anni sono impegnata nel chiedere il rilancio della struttura e una sua definizione come polo pubblico al servizio delle cittadine e dei cittadini, in tal senso presentai anche una mozione nella scorsa legislatura. Durante il picco della pandemia, poi, giungemmo a un risultato davvero importante: l’apertura di un tavolo di confronto in Regione con le parti sociali, le associazioni, la Cgil di Roma e del Lazio, lo Spi Cgil e il Coordinamento comitati “Forlanini proprietà pubblica bene comune”, per discutere del futuro della struttura.
Da quel confronto ora devono uscire soluzioni concrete, come risposta importante alla crisi sanitaria emersa e soprattutto anche in vista della scelta ricaduta sull’immobile di costituire la sede dell’Agenzia europea per la Ricerca Biomedica.
Oggi le associazioni e le forze sindacali sono tornate in piazza per chiedere alla Regione di rispondere ai bisogni di salute e di servizi della collettività. Dobbiamo impegnarci per potenziare la rete sociosanitaria territoriale e rispondere finalmente alla cittadinanza.