Legge Parità Retributiva strumento formidabile
La Regione Lazio è la prima in Italia ad avere una legge sulla parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno alle competenze e all’occupazione femminile. Una legge che, su impulso della presidente Eleonora Mattia, è stata costruita ascoltando il ricchissimo mondo femminista e femminile che ci ha aiutato ad editare il testo. Da quando abbiamo cominciato a lavorare sul tema, nel settembre 2019, il mondo è cambiato.
Se era necessaria allora è tanto più urgente oggi dopo che la crisi economica e sociale dovuta alla pandemia ci ha dimostrato che il covid non era una livella. Al contrario, ha colpito in maniera più virulenta le donne. La Caritas ci racconta che il ritratto dei nuovi poveri è: donna, anziana, sola. E l’Istat ci ha comunicato che su 110 mila posti di lavoro persi durante quest’anno, 99 mila sono di donne. Detto in altri termini: il 98% dei nuovi disoccupati sono disoccupate. Non ci può essere neutralità davanti a un tema come questo e lo dice chiaramente la Costituzione sia all’articolo 1 che all’articolo 3.
Noi con questa legge cerchiamo di mandare più di un segnale. Per prima cosa si dà attenzione al lavoro culturale e quindi al dialogo con imprese virtuose e con le istituzioni (alcune delle quali devono ancora macinare chilometri su questo tema). Poi: si lega il contrasto alla violenza al tema del lavoro, così come dice la Convenzione di Istanbul, dove il tema dell’autonomia economica delle donne è un caposaldo anche della lotta contro la violenza. Inoltre contiene un doveroso passaggio sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e di condivisione del lavoro familiare e di cura. Questa legge ci fa fare passi in avanti perché emancipa e libera la dimensione affettiva anche degli uomini, restituendogli la capacità di fare i padri fino in fondo.
Infine voglio sottolineare che è una legge inclusiva di tutti i ceti sociali e che riguarda le detenute così come le persone che vivono nei centri antiviolenza, senza dimenticare nessuna donna. Voglio sottolineare che, grazie al lavoro delle parlamentari, la parità di genere è entrata in maniera trasversale nel PNRR e che quindi oggi la Regione Lazio si dota di uno strumento utilissimo e formidabile nel momento in cui quelle risorse arriveranno.
La parità di genere effettiva è necessaria alla tenuta dei Paesi e delle democrazie perché è proprio l’avanzamento delle donne che comporta l’avanzamento della società intera.