Aborto: nel Lazio un portale in aiuto delle donne
“Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato questa mattina una mozione a nostra prima firma che impegna il presidente e la giunta a creare un portale con tutte le informazioni necessarie, e oggi difficilmente reperibili, per le donne che ricorrono all’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg)”.
Così in una nota Marta Bonafoni e Alessandro Capriccioli, rispettivamente capigruppo della Lista Civica Zingaretti e di +Europa Radicali presso il Consiglio regionale del Lazio.
“Malgrado quanto previsto dalla legge 194, all’interno delle strutture ospedaliere accedere all’interruzione di gravidanza è sempre più difficile, sia per la mancanza di informazioni adeguate sia a causa del massiccio ricorso all’obiezione di coscienza. Molto spesso, come hanno recentemente raccontato le cronache, nel momento in cui una donna si trova a dover abortire le strutture non riescono a garantire la presenza di medici e anestesisti non obiettori, creando disagio, ritardi, confusione e sofferenze: l’aborto, nella pratica, è una vera e propria corsa a ostacoli a discapito dei diritti e della libertà di scelta delle donne. Per questo abbiamo proposto la creazione di un portale in cui siano chiaramente indicati l’iter per l’accesso all’Ivg e all’interruzione per motivi terapeutici, l’elenco dei consultori familiari per la consulenza medica e il rilascio del certificato, l’elenco delle strutture ospedaliere in cui è possibile richiedere l’Ivg e le strutture in cui è prevista l’interruzione farmacologica o il regime di day hospital, la procedura prevista da ogni presidio ospedaliero in merito all’attuale situazione sanitaria per donne positive al covid19, i dati relativi al numero e alla percentuale di personale obiettore e non obiettore e l’elenco della documentazione necessaria scaricabile online. La nostra mozione, inoltre, impegna la giunta a monitorare l’accesso all’Ivg attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico a cui possa essere prevista la partecipazione anche delle associazioni di donne che da anni seguono queste tematiche”