Gioia progetti sperimentali outdoor nel Piano Infanzia
Sono molto soddisfatta per l’approvazione da parte della Giunta Regionale del Piano per l’Infanzia, l’Adolescenza e le Famiglie, frutto del lavoro fatto e dell’impegno di condivisione e ascolto di questi mesi, che ha messo al centro i bisogni dei più piccoli e che ora finalmente guarda con cura e attenzione alle bambine, ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi, sostenendo il loro ritorno alla socialità e alle esperienze educative dirette.
Tutte le attività dovranno naturalmente essere adattate e ripensate rimodulando i percorsi educativi in forme sperimentali in grado di rispettare le misure di prevenzione e le regole del distanziamento fisico senza però sacrificare la ricchezza del ritorno all’incontro all’aria aperta per piccoli e meno piccoli. Le attività per i più grandi saranno funzionali e organizzate per garantire il recupero del gap educativo, attraverso attività di ricreazione, socializzazione, promozione della cultura e attività sportive. Le risorse del Piano, che saranno predisposte dalla società regionale Laziocrea e messe a bando, ammontano a 20 milioni di euro e raggiungeranno circa 43.000 famiglie.
Oltre alla previsione dell’erogazione di un fondo regionale costituito da voucher, un intervento di cui vado particolarmente orgogliosa e per il quale mi sono spesa è quello che finanzia, con 3 milioni di euro, le attività di outdoor education e dei progetti sperimentali di educazione in natura. Nella nostra Regione esistono diverse associazioni e realtà che portano avanti progetti di questo tipo che potrebbero rappresentare un valido esempio anche per il nuovo modello di scuola che dovremo costruire per la partenza di settembre.
L’attivazione – in questa fase – di un sistema diffuso di recupero, che valorizza il ritorno alla socialità e alle relazioni dei giovanissimi, è indispensabile per far riappropriare i più piccoli e i ragazzi e le ragazze dei tempi e degli spazi che durante il lungo periodo di lockdown si sono visti mancare improvvisamente.