Nessuno escluso: 40 mln per rider, colf, disoccupati e studenti
Non lasciare indietro nessuno è l’obiettivo che la Regione Lazio – fin dal primo momento – si è prefissata di perseguire per superare l’emergenza coronavirus; ed è proprio questo che faremo con il Piano ‘Nessuno escluso’ che stanzia 40 milioni di euro per chi è rimasto fuori dalla Cassa Integrazione e dalla copertura degli ammortizzatori sociali.
Una multimisura rivolta a disoccupati, rider, colf e badanti, che ogni giorno punterà a raccogliere le richieste di aiuto di milioni di nuclei di persone che versano in uno stato di difficoltà, che hanno visto sospeso il loro contratto di lavoro o lo hanno perso.
Per l’erogazione del contributo è stata prevista una calendarizzazione, dal 5 all’8 maggio, suddivisa per categorie e occupazione. Le domande dovranno essere presentate sulla piattaforma generazioniemergenza.laziodisco.it seguendo il giorno di riferimento indicato.
Da lunedì 4 maggio tutti i tirocinanti che – dal 23 febbraio 2020 – a causa dell’emergenza sanitaria hanno dovuto interrompere il proprio percorso formativo e di apprendistato potranno fare richiesta per ottenere un bonus di 600 euro. 4,2 milioni sono stati stanziati per colf e badanti, le quali martedì 5 maggio potranno presentare domanda per ottenere un bonus che varia dai 300 ai 600 euro a seconda delle ore lavorative previste dal contratto.
Per i rider è previsto un fondo di 1,2 milioni per assicurare l’acquisto di dispositivi di protezione per cercare di abbattere il rischio da contagio. Le domande potranno essere presentate il 6 maggio.
L’impegno più grande che abbiamo messo in campo è rivolto a chi ha perso il lavoro o ha dovuto o si è visto sospendere la propria attività: il 7 maggio verranno stanziati 24 milioni che saranno divisi in bonus di 600 euro a richiedente. L’ultimo giorno è rivolto agli studenti universitari che, l’8 maggio, potranno presentare domanda per ottenere un rimborso pari a 250 euro per aver dovuto acquistare strumentazione per il collegamento ad internet a partire dal 1 febbraio 2020.
Abbiamo accolto la richiesta che era stata avanzata da moltissime persone in difficoltà, con lo scopo di offrire una boccata d’ossigeno ai cittadini e alle cittadine che stanno attraversando questo momento di forte crisi economica e sociale.
Ora è importante ricostruire le basi per un futuro puntando alla ripresa e riorganizzando il lavoro facendoci trovare pronti.