Un pezzo importante della nostra bellezza
È pazzesca la storia di Marcello Fonte che vince la Palma d’Oro a Cannes per la sua interpretazione del Dogman di Matteo Garrone.
Lui che da piccolo viveva in una discarica alle porte di Reggio Calabria: “Quando pioveva sul nostro tetto fatto di lamiera, chiudevo gli occhi e sognavo fossero applausi”, ha raccontato dopo essere stato travolto dagli applausi della Croisette. Quindi Roma, la vita arrangiata negli scantinati, un mestiere strappato con le unghie all’impossibile, frequentando i luoghi occupati della produzione culturale della nostra città. Il destino che finalmente decide di catapultarlo su un palco (coi detenuti) e ora, la fama.
“Mi piace vivere nei film, la vita reale mi ha stancato. È troppo difficile”, dice.
E allora pazzesca non è la storia di Marcello. Pazzo è chi si ostina a considerare gli spazi occupati di Roma un problema di conti, un fastidio burocratico da eliminare.
È ora di dirlo con forza che la’ – in quegli interstizi fecondi – sta un pezzo importante della nostra bellezza.
Altro che sigilli, tappeti rossi.