Visita al Regina Coeli: bisogna risolvere criticità
Oggi con Alessandro Capriccioli, capogruppo di +Europa, abbiamo visitato il carcere Regina Coeli. Le condizioni dei detenuti non sono un argomento di secondaria importanza: per noi che abbiamo a cuore i diritti delle persone rappresentano una priorità.
Sono più di 1000 i detenuti, di cui oltre il 90% in attesa di giudizio, all’interno di una struttura che dovrebbe contenerne non più di 700 per non essere sovraffollata.
Le criticità che già conoscevamo purtroppo si sono consolidate: il trend del sovraffollamento aumenta costantemente da 3-4 mesi; alcuni detenuti, addirittura prosciolti, non dovrebbero stare in carcere, ma sono costretti a rimanerci per insuffcienza di posti nelle Rems (residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza). I detenuti con maggiori fragilità non sempre trovano posto nel centro clinico preposto e per questo, nonostante gli sforzi che l’amministrazione carceraria ha fatto in questi ultimi anni, è necessario potenziare le strutture per i malati. C’è bisogno di una rete territoriale più forte che favorisca il reinserimento post detenzione ed è necessario ricorrere alle misure alternative, che il nostro ordinamento prevede, e che invece ad oggi non vengono concesse praticamente mai. Domani parteciperemo con interesse al convegno organizzato dal Garante detenuti Lazio presso il Consiglio regionale: siamo convinti che questo tema debba essere al centro dell’agenda politica della nostra Regione e di tutto il Paese.