L’arte non ha sbarre, il murales di Moby Dick a Rebibbia
L’arte non ha sbarre.
Le carceri devono essere luoghi di recupero sociale, in grado di preparare il detenuto alla vita fuori dal carcere.
Le sbarre, i muri alti e grigi sono il segno di una segregazione, che spesso, riporta il detenuto in una condizione di esclusione totale e perpetua.
Ieri, con lo street artist Moby Dick, abbiamo dato un segnale di apertura, con l’arte, un murales all’interno delle mura della casa di reclusione per far capire che la pena non può essere eterna e la cultura può essere una via d’uscita, per una vita nuova e rigenerata.
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