Rems, bene Zingaretti per impegno su riforma di civiltà
Bene la firma del Presidente Zingaretti del protocollo per la gestione delle Rems (Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria) del Lazio. Un passaggio che prosegue il lavoro della Regione in tema di sanità per i pazienti in stato di reclusione.
Ricordiamo che già nel 2015 questa Amministrazione, tra le prime a rispettare i tempi previsti dalla norma nazionale, ha inaugurato la Rems di Pontecorvo avviando di fatto il superamento degli Opg, che rappresentavano per il paese intero luoghi inaccettabili.
Da lì un lavoro programmato e ben coordinato ha condotto all’apertura di altre 4 strutture e oggi alla firma del Protocollo. Un percorso quindi di accoglienza per i pazienti in stato di reclusione, che giustamente il Garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia giudica ormai una importante realtà del nostro sistema di esecuzione penale. Occorre però ascoltare il suo monito riguardo l’uso talora eccessivo che si fa dell’internamento: percorsi individuali di presa in carico e di reinserimento sociale, quindi, che non prescindano da un intervento immediato dei servizi territoriali sulla Salute mentale.
Garantire quindi l’esecuzione della misura di sicurezza e al contempo l’attivazione di percorsi terapeutico-riabilitativi è la sfida di questa riforma, che ha chiamato in causa gli Enti regionali, affinché individuassero i luoghi, il fabbisogno e si occupassero di garantire una adeguata formazione del personale medico e infermieristico necessario.
Un lavoro importante quindi, ma soprattutto un lavoro di civiltà, che ancora una volta tiene a mente gli ultimi.