Sanità, strada lunga ma finalmente si vedono i frutti del lavoro svolto
“Lo ha spiegato puntualmente il Presidente Zingaretti: il lavoro svolto fino ad oggi ci ha condotto a portare fuori dal tunnel il sistema sanitario laziale che si appresta ad uscire dal commissariamento, togliendo ogni alibi e tornando a pieno titolo nelle disponibilità delle scelte di indirizzo politico. Un obiettivo che dal punto dal quale siamo partiti non era certo facile e scontato: dopo dieci anni di piano di rientro questa amministrazione ha portato i conti apposto, il margine operativo dei conti e’ positivo, non c’è più un euro di disavanzo.
Un processo avanzato quello verso l’uscita dal commissariamento che consente oggi di ragionare sulle assunzioni e quindi sull’insieme fatto del diritto al lavoro dignitoso e il diritto alla cura. Saranno 2800 i nuovi posti di lavoro nella sanità laziale, numeri che solo un intervento di riorganizzazione, soluzioni innovative e coraggio di mettere le mani in un groviglio lungo decenni, possono permettere.
Accanto a questo c’è il piano per la riduzione delle liste d’attesa, che ha messo in campo risorse, economiche e umane, con l’obiettivo di stravolgere il sistema attuale e non avere mai più situazioni drammatiche come quelle che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi, e c’è anche il riconoscimento di un sostanziale miglioramento dei servizi essenziali erogati, oggi, ampiamente sopra il livello minimo indicato dalla legge nazionale.
Apprezziamo inoltre alcune questioni di merito che indicano la cifra di questa amministrazione sul tema dell’esigibilità dei diritti: pensiamo al concorso riservato a ginecologi non obiettori in rapporto alla legge 194. Un provvedimento che ha il chiaro intento di garantire l’accesso all’interruzione di gravidanza e contrastare l’enorme ricorso all’obiezione di coscienza che nel Lazio e in molte regioni d’Italia rende sempre più difficile accedere all’aborto.
Pensiamo con lo stesso spirito al potenziamento dei consultori e quindi alla maggiore prevenzione e alla contraccezione che questo consente; pensiamo altresì sull’uso terapeutico della cannabis, approvato con un decreto del presidente pochi giorni fa. Un fatto giusto, che ci ha visto come gruppo presentare, nel 2014, anche una proposta di legge che andava nella stessa direzione.
Un segno di civiltà per rendere attuative le norme già pienamente in vigore a livello nazionale e quindi facilitare l’accesso a tali farmaci per quei pazienti che necessitano di cura palliativa del dolore o di altre applicazioni terapeutiche in molte forme di disabilità fisica e mentale o come lenitivo degli effetti collaterali delle chemio e radio-terapie.
Non meno importanti sono i temi legati al nuovo presidio sanitario, che il Presidente ha indicato di prossima realizzazione a Sora, così come è di straordinaria importanza lo sforzo di collocare nell’ospedale di Anagni un presidio sanitario ambientale con un investimento di 1,6 milioni di euro circa, per dotare quell’area geografica del nostro territorio, provata dal punto di vista ambientale, di un centro di cura, prevenzione, ricerca, e la riqualificazione di quel plesso ospedaliero.
Certo la strada da percorrere è ancora lunga e resta vivo un punto su tutti sul quale concentrare gli sforzi e cioè quello dei pronto soccorso. Ci preme infatti insistere su un aspetto particolarmente sensibile perché i pronto soccorso sono il primo luogo con cui i cittadini impattano per emergenza sanitaria. Occorre quindi migliorare con tutti gli sforzi possibili quella porta di accesso al sistema sanitario, così prossima alle persone.
Abbiamo imboccato la strada giusta, percorso un lungo tratto. Occorre accelerare e lasciare una sanità migliore di quella che abbiamo trovato”.
A dichiararlo sono Gino De Paolis, Marta Bonafoni, Daniela Bianchi, Rosa Giancola e Riccardo Agostini, Consiglieri Mdp alla Regione Lazio